Rapine armate, condanne e assoluzioni

(red.) Martedì 12 aprile il tribunale di Brescia ha ospitato un’udienza per il processo d’appello a carico di otto presunti componenti di una banda armata che nell’autunno del 2013 ha messo a segno varie rapine tra la Franciacorta e l’ovest bresciano. Secondo le accuse formulate dalla procura, il gruppo si muoveva in più uomini accordati tra loro dopo alcuni incontri in vari bar e nei quali pianificavano le operazioni. Di fatto, quindi, si tratta di malviventi esperti e spregiudicati. I loro obiettivi erano soprattutto le tabaccherie, ma hanno messo a segno alcuni colpi anche in un centro estetico e in un bar. A volte capitava che il bottino fosse molto magro, mentre in altri casi la banda non ha esitato a sparare.
E’ successo a un parrucchiere di Clusane d’Iseo e in un bar di Ospitaletto dove il titolare è rimasto ferito mentre inseguiva i ladri. Le indagini sui vari colpi sono state condotte dai carabinieri della compagnia di Chiari che hanno raccolto materiale e testimonianze, poi fornite alla procura di Brescia che ha aperto un’inchiesta sfociata nel processo di primo grado e nell’udienza di martedì. Tra gli indagati, Antonio Inselvini è stato assolto nel primo rito di giudizio, condannati in appello da 1 a 7 anni e per favoreggiamento Marco Anni, Vanni Lumini, Claudio Iannibelli, William Fappani e Nicola Volpi. In abbreviato è stata assolta Anna Maria Lussignoli, mentre Filippo Costante è stato rinviato a giudizio.