Via Montegrappa, “balconi erano instabili”

Dumitru Palamaryuk, 39 anni, è morto venerdì 8 cadendo dal davanzale di casa dove si era staccata la ringhiera. Polemica sulla tenuta strutturale.

Cade balcone(red.) Il giorno dopo la disgrazia di via Montegrappa a Brescia, dove un uomo di 39 anni è morto cadendo dal balcone di casa per la ringhiera staccata, dà spazio anche alle polemiche. Partiamo dalla cronaca. Dumitru Palamaryuk, questo il nome della vittima, di origine rumena, lavoratore sposato e padre di un figlio di un anno e mezzo, nel pomeriggio di venerdì 8 aprile si trovava in casa al civico 14 della via nel condominio Postelegrafonici dove viveva da otto anni in affitto. Con lui proprio la compagna, il bambino e la suocera. A un certo punto, intorno alle 14,50, è uscito dalla porta-finestra del secondo piano verso il balcone e si è appoggiato di schiena alla ringhiera del davanzale per fumare una sigaretta. Poi è giunta la disgrazia nel momento in cui la protezione metallica non ha retto e l’uomo è precipitato nel vuoto, nel cortile del palazzo.
Ha riportato diverse lesioni alla testa e finito in un lago di sangue, rimanendo vivo fino all’arrivo dei soccorsi allertati da un vicino di casa. Nel cortile è poi arrivata anche la moglie disperata per quanto era successo. Sul posto sono giunti i mezzi di soccorso, ma le condizioni del 39enne sono parse subito molto gravi. In seguito ogni tentativo di rianimazione è stato inutile e per l’uomo è sopraggiunto il decesso. La tragedia è al vaglio dei carabinieri di Brescia, allertati sul posto insieme ai vigili del fuoco. Questi ultimi hanno disposto la chiusura del balcone da dove il 39enne è caduto e vietato l’accesso a tutti gli altri davanzali del condominio in attesa di verifiche. Le polemiche, infatti, riguardano proprio i davanzali.
A dirlo è un vicino di casa che pochi secondi prima del dramma stava parlando con la vittima. Al centro della discussione c’era la tenuta di quei davanzali, tanto che Dumitru avrebbe fatto presente più volte alla proprietà quel problema. In quegli ultimi istanti di vita si era rivolto anche alla moglie per la paura che potesse succedere qualcosa, vista la presenza anche di numerosi bambini residenti nel palazzo. Ma il suo cruccio alla fine si è rivelato mortale. Per questo motivo le forze dell’ordine sentiranno l’amministratore di condominio e il proprietario anche per accertare le segnalazioni che sarebbero state presentate su quei balconi arrugginiti e pericolanti.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.