Auto blu, lo “stop” arriva da un bresciano

Giorgio Sorial (M5s) si è visto approvare dalla Camera una sua legge per regolamentare l'uso dei mezzi di servizio. Ora dovrà passare al Senato.

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milestone - Auto blu - Foto di archivio - Auto blu a Roma - Foto di archivio(red.) 400 milioni di euro all’anno. E’ l’importo che ogni anno viene destinato, attraverso le tasse dei cittadini italiani, per le auto di servizio, le cosiddette e più conosciute “auto blu”. Ma la spesa dovrebbe fermarsi e, anzi, essere tagliata di netto. L’occasione è arrivata martedì 15 marzo dalla Camera dei Deputati dove 387 si sono detti favorevoli e 19 astenuti, tra questi ultimi i parlamentari di Forza Italia. E’ il consenso arrivato alla legge tutta bresciana presentata dal deputato del Movimento 5 Stelle Giorgio Sorial. Per avere il via libera definitivo, però, è attesa all’approvazione del Senato. Il provvedimento prevede di allungare fino al 2017 lo “stop” al nuovo acquisto di auto di servizio. Ma la novità maggiore riguarda l’uso che se ne farà.
Potranno essere impiegate solo come mezzo, appunto di servizio, per occasioni particolari. In pratica, a partire dal Parlamento nazionale e fino ai Comuni, compresa la Presidenza della Repubblica e gli enti costituzionali, nessuno potrà usare quotidianamente il veicolo per andare da casa al lavoro. Lo potrà fare solo con mezzi privati oppure autobus e treni. Per quanto riguarda gli enti locali, la legge entrerà in vigore subito dopo il via libera a palazzo Madama, mentre gli altri organi dovranno modificare i propri regolamenti. Il provvedimento non si limita a vietare l’uso quotidiano delle auto blu, ma anche a multare chi non rispetta le regole. Siano i politici, oppure i Comuni che dovranno censire il proprio parco mezzi. Altrimenti saranno segnalati all’Autorità Anticorruzione. Le “auto blu” in eccesso rispetto agli usi saranno vendute o concesse alle forze dell’ordine e alle associazioni di volontariato.

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