“Rifiuti, le bugie di Loggia e A2A”

Il Movimento 5 Stelle critica aspramente il nuovo sistema di raccolta misto: "Zero coinvolgimento, solo storie. E' il metodo Fondra".

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    porta a porta differenziata(red.) «Ma chi vogliono prendere in giro», si domanda il portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato Vito Crimi, «il sindaco di Brescia Emilio Del Bono e il presidente di A2A Giovanni Valotti? Già nel 2001 Aprica si poneva l’obiettivo “LA METÀ È LA METÀ”: raggiungere almeno il 50% di raccolta differenziata in città. E oggi, la stessa azienda che in questi quindici anni ha miseramente fallito dichiara che l’obiettivo è ancora il 50%? Il tutto con il benestare di un’amministrazione comunale che ha contribuito a svendere la municipalizzata cittadina a privati senza scrupoli. Ora dovremmo credere a chi si è alternato alla guida del comune senza mai concludere nulla? In Italia centinaia di comuni volano oltre il 70% di r.d. in pochi mesi, con il porta a porta. Salerno, città di 140mila abitanti, è passata in sei mesi dal 12 ad oltre il 70%. E dovremmo credere a chi nella nostra città vuole raggiungere il 50% in due anni e il 65% nel quinquennio?»
    «Oggi, nel 2016, Brescia è penultima in Lombardia con il 38,5% di raccolta differenziata», fa notare Laura Gamba, portavoce M5S al consiglio comunale di Brescia. «Valotti, presidente di A2A, lo definisce con sprezzo del ridicolo “un dato stonato”. Chiamiamolo con il suo vero nome: fallimento. E pensare che già nel gennaio 2010 ci presentammo in assessorato Ambiente ad illustrare proposte per una strategia “Rifiuti Zero”: rimozione dei cassonetti e porta a porta spinto, incentivi alla riduzione, al riuso e al compostaggio, prodotti alla spina e senza imballaggi, centri di recupero, informazione ai cittadini e molto altro ancora».
    «Non ci siamo inventati niente: era tutto già fatto, sperimentato, vissuto», dichiara Crimi. «Bastava copiare i buoni esempi che si promuovono in Italia da decenni. Ma il nostro dossier è stato dimenticato in un cassetto». «Che dire poi della “partecipazione” dei cittadini” -si domanda Gamba-? Gli incontri per illustrare il nuovo corso ci saranno solo da marzo. Cioè a scelte fatte. È il metodo Fondra: decido io, voi vi adeguate. Il Movimento 5 Stelle prima avrebbe consultato i cittadini, e poi avrebbe compiuto le proprie scelte. Solo rendendo i cittadini effettivamente partecipi si possono ottenere buoni e duraturi risultati». «Il sindaco Del Bono», conclude Crimi, «chiede ai cittadini di “avere fiducia nella scelta che abbiamo fatto e nell’azienda che con noi ha raccolto la sfida”. Noi la fiducia l’abbiamo persa anni fa, caro sindaco. Quando l’azienda è stata strappata ai cittadini, e i contorni del fallimento erano ormai evidenti».

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