Caduta di massi preoccupa Vobarno

Lunedì 8 un geologo e i tecnici faranno un nuovo sopralluogo sul fronte dopo la frana di sabato 6. Interrotto il tratto verso Teglie e Moglia.

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Foto da Bresciaoggi

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(red.) Il paese di Vobarno, nel bresciano, è letteralmente spaccato in due dopo la caduta di diversi massi nel tardo pomeriggio di sabato 6 febbraio. Era successo intorno alle 19 quando un sasso di grosse dimensioni si era staccato dal monte Cingolo, spesso instabile per natura, trascinando con sé altri massi lungo il fronte per terminare la corsa sulla provinciale IV e sulla comunale dalle località di Teglie e Moglia. La frana ha allertato sul posto la Protezione civile insieme agli amministratori di Vobarno che hanno ripulito le strade, anche se restano interrotte lunedì 8 e fino a quando non sarà ripristinata la circolazione. Una delle zone colpite è stata quella dove si trova l’azienda Valsir e la fortuna ha voluto che nel momento della caduta non ci fosse nessuno sulla traiettoria. Sul posto, infatti, c’è un bar spesso frequentato a quell’ora.
Domenica 7 febbraio sono arrivati sul luogo i primi tecnici che hanno risalito il costone per verificare la stabilità e i punti più critici. Lunedì 8 è previsto un altro sopralluogo da parte degli esperti con i tecnici del Comune per decidere quali interventi di sicurezza portare avanti. Sulla strada è rimasto un masso di circa 10 tonnellate che sarà fatto esplodere con micro cariche, mentre si dovranno ripristinare le reti di protezione lungo il fronte franoso. Dal punto di vista della viabilità, chi deve scendere da Teglie e Moglia può arrivare a Livrio di Provaglio Valsabbia per poi andare verso Barghe e quindi lungo le altre direzioni. Per chi deve raggiungere Vobarno si può percorrere la galleria sulla superstrada o dal nuovo ponte delle aree ex Falck. L’amministrazione comunale presenterà alla Regione Lombardia un progetto di messa in sicurezza per ricevere finanziamenti.

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