Sventò rapina, ma non sparò in aria

(red.) L’imprenditore che prima dell’alba di sabato 30 gennaio aveva sventato il furto dello sportello bancomat della filiale della Bcc del Garda a Calcinatello, nel bresciano, sparando alcuni colpi di pistola, non li avrebbe esplosi in aria. Le novità sul fronte giudiziario sono emerse dopo il ritrovamento, in una cascina abbandonata del paese, del furgone usato dai sei malviventi. Avevano impiegato il mezzo per raggiungere la banca, legandolo poi allo sportello dei prelievi con delle funi di acciaio. A quel punto avevano letteralmente sradicato la cassa e percorso alcune centinaia di metri fino a raggiungere un posto più isolato dove poter caricare il bancomat a bordo e fuggire. Ma avevano desistito quando un uomo residente sul posto, attirato dalle grida di alcuni vicini di casa, aveva esploso undici colpi di pistola.
Il gruppo di banditi era così scappato abbandonando a terra lo sportello, mentre al residente venne sequestrata la pistola e denunciato per spari in luogo pubblico. A distanza di pochi giorni, con il ritrovamento del furgone, si è aggravata anche la posizione del cittadino. A bordo, infatti, sono state rinvenute alcune tracce di sangue che potrebbero essere riconducibili a uno dei malviventi, forse colpito dagli spari. Sulla carrozzeria sono stati anche notati i fori dei proiettili. Negli ospedali del nord Italia non sono state segnalate operazioni chirurgiche del genere e le indagini vanno avanti. L’uomo, intanto, è indagato per tentato omicidio in attesa di conoscere nuovi sviluppi.