Magazzino 47, “il brigante Zanzanù è ovunque sul Garda”

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    magazzino47(red.) Il centro sociale autogestito Magzzino 47 di Brescia ha espresso un messaggio di solidarietà al centro Sociale Zanzanù di Desenzano del Garda, sgomberato nella mattinata di martedì 2 febbraio. “Questa mattina un dispositivo pazzesco di Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa, decine di agenti della Digos, Polizia Locale e Vigili del Fuoco ha sgomberato -alle ore 4.00 circa – il Centro Sociale Occupato Zanzanù, uno spazio sociale liberato lo scorso 21 dicembre da compagne e compagni del Collettivo Gardesano Autonomo con l’occupazione dell’ex-ristorante “Spiaggia d’Oro” in località Rivoltella, Desenzano del Garda (BS). Uno stabile di proprietà comunale, da anni abbandonato all’inutilizzo e al degrado, all’interno del quale – in soli 40 giorni – gli occupanti, riaprendone le porte al territorio e restituendo utilità pubblica e sociale all’immobile, hanno proposto decine di iniziative culturali, aggregative, musicali e politiche fuori da logiche commerciali e di profitto”.
    “L’Amministrazione comunale guidata dalla sindaca del Pd Rosa Leso, invece, dopo essersi sottratta a qualsiasi forma di dialogo cui più volte è stata invitata da parte degli occupanti dal giorno dell’occupazione a oggi, ha permesso e avallato il blitz notturno in stile hollywoodiano della Questura, con decine di uomini in assetto da guerra che hanno fatto irruzione all’interno dello stabile urlando e rompendo vetri per poi trovarsi di fronte ben 6 persone. Uno sgombero vigliacco, nascosto dal buio della notte, lontano dagli occhi di chiunque potesse rendersi conto dell’utilizzo spropositato della forza contro chi non ha fatto altro che rivendicare spazi collettivi di aggregazione e autogestione, lontani dalle leggi imperanti dell’individualismo competitivo, della speculazione e del profitto, per giovani e non. Un’operazione coordinata dal (solito) sostituto procuratore Ambrogio Cassiani, personaggio letteralmente e odiosamente ossessionato dalle lotte sociali attive sul nostro territorio”.
    “In questi ultimi anni abbiamo conosciuto le militanti e i militanti del Collettivo Gardesano Autonomo condividendo diversi percorsi di lotta e autorganizzazione dal basso per la giustizia sociale, per la dignità di tutte e tutti e contro la devastazione del territorio. Dalla giusta e quotidiana battaglia contro gli sfratti per morosità incolpevole, per il diritto fondamentale alla casa, ai picchetti a fianco dei lavoratori della logistica in lotta contro le condizioni di iper-sfruttamento cui sono sottoposti fino al movimento contro la linea ad Alta Velocità Brescia-Verona, che vuole devastare il Basso Garda per ingrassare i profitti e le speculazioni dei costruttori. Proprio perchè abbiamo la possibilità di batterci a fianco delle nostre compagne e compagni del Collettivo Gardesano Autonomo conosciamo la loro determinazione, gioia e voglia di conquistare spazi entro i quali sperimentare nuove forme di vita collettiva nel tempo dell’austerity, della precarietà, della solitudine e siamo certi che non sia finita qua: mentre c’è chi, come la sindaca Leso e il Partito della Nazione al quale fa riferimento, chiude ogni spazio di dissenso mentre sottrae reddito, diritti e servizi fondamentali, c’è anche chi si organizza per costruire un presente e un futuro differenti, in cui a contare sono sogni e bisogni delle persone”. “Il brigante Zanzanù è ovunque sulle sponde del Lago di Garda, non è la nostra ultima spiaggia!”.

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