“La rivoluzione della Macroregione alpina”

Spiega il sottosegretario alla Montagna di Regione Lombardia: "Nessun carrozzone, ma un sistema per integrare sette località complementari".

Più informazioni su

    Montagne(red.) “La Macroregione alpina non sarà una nuova Regione: non c’è bisogno di una nuova Regione, nè di un nuovo Ente. Non ci saranno nuove leggi e non ci saranno fondi istitutivi: insomma, non sarà un altro carrozzone”. Lo mette subito in chiaro Ugo Parolo, sottosegretario di Regione Lombardia con delega alla Macroregione alpina (Eusalp), intervistato da Federico Taddia ai microfoni di Radio24, nel corso della trasmissione ‘L’altra Europa’.
    NON UN NUOVO ENTE, MA UNA STRATEGIA. “Rassicuriamo i cittadini – si premura – si tratta, lo dice il termine, di una ‘Strategia’, cioè di un modo di lavorare insieme, riconosciuto però dal Parlamento e dal Consiglio d’Europa, non solo basato sulla buona volontà, ma istituzionalizzato”.
    VERA RIVOLUZIONE. E’, questa, spiega Parolo, la quarta Strategia macroregionale, dopo quelle per il Mar Baltico (Eusbsr), il Danubio (Eusdr) e l’Adriatico-Ionica (Eusair), “ma – precisa – questa di Eusalp è una vera rivoluzione”. “La Strategia si basa su un piano d’azione, che è nato nel 2014, a seguito di una grandissima consultazione pubblica, che si è svolta, in tutti i 7 Stati e nelle 48 Regioni, da giugno a ottobre 2014 – ricostruisce il sottosegretario -; poi, l’1 e 2 dicembre, a Milano, noi, Regione Lombardia, che abbiamo avuto l’onere e l’onore di coordinare le Regioni italiane dentro la Strategia macroregionale lungo il percorso di formazione, abbiamo ospitato la Conferenza finale degli stakeholder, con oltre 1.200 persone, con la presenza di capi di Stato e rappresentanti di tutte le Regioni, dei L’?’nder e dei Cantoni che compongono la Macroregione alpina.
    TRE PILASTRI. Il ‘Piano d’azione’ poggia su 3 pilastri, punti cardine su cui si baserà la stessa Strategia: “ricerca e innovazione; connettività e accessibilità; energia e ambiente – elenca Parolo -. Dentro questi pilastri poi ci sono ‘Gruppi di azione’, che declinano le altre attività da svolgere: dalla promozione, alla tutela del patrimonio culturale, alla valorizzazione dell’ambiente, al miglioramento dei trasporti”. I ‘Gruppi di azione’ verranno costituiti il 25 e 26 gennaio prossimi, a Brdo, in Slovenia, quando verrà lanciata a tutti gli effetti la ‘Strategia macroregionale’.
    LE DUE SCOMMESSE. “Due sono le vere scommesse – sottolinea Parolo -: da un lato, il fatto che l’iniziativa nasce dalle Regioni, ed è la prima volta, infatti nel Comitato paritetico e nella governance ci saranno, a pari livello, sia i 7 Stati che le Regioni, che, a turno, rappresenteranno i singoli Stati dentro la Strategia macroregionale; è questo il primo tentativo di fare la cosiddetta ‘Europa delle Regioni’, quella dei popoli.
    ALPI GRANDE COLLANTE. “La seconda scommessa – spiega – è che si è scelto di fare una ‘Strategia delle Alpi’, dentro la quale ci saranno Regioni come la Baviera e la Lombardia, realtà grandissime, ciascuna con milioni di abitanti, con grandi metropoli e grandi pianure: la sfida è quella di fare diventare un’opportunità la convivenza tra la montagna e le aree altamente antropizzate”. C
    ONFRONTO DIRETTO CON STATI E UE. Quella che va a costituirsi è quindi una realtà di immense proporzioni: non solo 70 milioni di abitanti, ma anche 3.000 miliardi di Pil prodotto. “Se sapremo cogliere questa opportunità – conclude l’esponente di Palazzo Lombardia – potremo avere, non domani, non dopodomani, ma nel medio-lingo termine, sicuramente un’azione veramente significativa delle Regioni sia nei confronti dell’Europa che degli Stati. Perche’ qui le Regioni contano anche nei confronti dei rispettivi Stati”. APPUNTAMENTO A BRDO PRI KRANJU (SLOVENIA) – La Macroregione alpina (Eusalp) vedra’ la luce ufficialmente il 25 e 26 gennaio prossimi, a Brdo pri Kranju, vicino Lubiana. Parteciperanno l’Italia e altri quattro Stati membri dell’Unione europea (Austria, Francia, Germania e Slovenia), oltre a Liechtenstein e Svizzera. Eusalp coinvolge una popolazione complessiva di 70 milioni persone, appartenenti a 48 Regioni, tra cui le italiane Lombardia, Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Veneto e Friuli Venezia Giulia e le Provincie autonome di Trento e Bolzano.

    Più informazioni su

    Commenti

    L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.