Discariche e veleni, cittadini si muovono

Macogna, Bosco Stella e Calcinato sono i fronti su cui i comitati si stanno muovendo. Si chiede di revocare autorizzazioni e non fare altre cave.

Macogna(red.) Mezza provincia di Brescia sta continuando a mobilitarsi contro discariche, cave e liquidi maleodoranti. La situazione si presenta in questo modo per la Macogna di Cazzago San Martino, Bosco Stella in Franciacorta e l’inquinamento della località Barconi a Calcinato. Partendo dall’ultima, in consiglio comunale è stata approvata una risoluzione che impegna l’assessore all’Ambiente a svolgere alcune iniziative per la presenza di liquidi maleodoranti a Calcinatello. La vicenda riguarda il trattamento di fanghi operato dalla Wte che si trova a poca distanza dal fosso dove sono stati rinvenuti le sostanze inquinanti. Il Comune ha già avviato il dialogo con la ditta per cercare tutte le misure necessarie con cui rimuovere il problema. Per questo motivo, sarà chiesto all’impresa di ospitare entro il 31 dicembre una commissione comunale per consentire ai rappresentanti del consiglio di visitare l’azienda e verificare quanto viene fatto.
Sul fronte della cava Macogna, la Provincia di Brescia che aveva rilasciato l’autorizzazione alla Drr di stoccare i rifiuti sul posto, ha diffidato la stessa società per il mancato rispetto delle prescrizioni. Provvedimento che soddisfa poco il comitato contrario alla discarica perché avrebbe preferito una revoca del via libera a portare sul posto i materiali di scarto. La cava si trova sotto sequestro per opera del pm di Brescia Silvia Bonardi che aveva fatto sigillare la struttura dopo le analisi dell’Arpa sui materiali. I risultati avevano parlato di alcuni elementi inquinanti oltre i limiti di legge. Così era stato fermato il pellegrinaggio di camion, mentre è stata riaperta solo una parte per consentire i rilievi dei tecnici cui la procura e il Tar di Brescia si sono affidati. Ma il Comune di Cazzago San Martino, attraverso i suoi legali, sta predisponendo un’ordinanza con cui imporre all’azienda di portare via i rifiuti stoccati.
Infine, per quanto riguarda la discarica Bosco Stella tra Passirano, Castegnato, Paderno e Ospitaletto, i comitati contrari chiedono al consorzio delle aziende vitivinicole di appoggiare le proteste. Secondo i sodalizi in cui si sono riuniti i cittadini, la discarica si troverebbe tra Brescia e la Franciacorta, minando la qualità dei vigneti. Al momento il consorzio non ha ancora risposto, mentre le organizzazioni sperano che la massa critica di protesta si faccia più ampia per convincere la Regione Lombardia a non dare il via libera.

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