“Laicità della scuola? Solo per convenienza”

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    Bordonali(red.) “La sinistra parla tanto di laicità della scuola, ma quando si tratta di usarla per indottrinare politicamente gli adolescenti non si tira indietro. Dopo il preside di Rozzano che cancella la festa di Natale ora abbiamo anche quello di Coccaglio che promuove i clandestini come insegnanti, organizzando incontri tra i giovani del consiglio comunale dei ragazzi e tre cittadini nigeriani presi in carico dalla cooperativa Clarabella, su temi quali legalità, guerra e tratta dei bambini. Se il dirigente scolastico e la cooperativa hanno così tanta voglia di portare a spasso questi tre presunti profughi, che manteniamo da mesi e che statisticamente sono in maggioranza clandestini, li portino a Roma a fare un selfie con Matteo Renzi che li ha mandati a Coccaglio oppure a visitare i circoli del PD della zona. In una scuola pubblica i ragazzi devono seguire un programma didattico adeguato e non subire l’imposizione di una visione politica del problema dell’immigrazione”.
    Queste le parole con cui Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza e Immigrazione della Regione Lombardia, ha criticato gli incontri promossi dal consiglio di istituto della scuola di Coccaglio (Bs) e la cooperativa Clarabella fra tre richiedenti asilo e i giovani del consiglio comunale dei ragazzi. Il primo incontro si è svolto giovedì negli spazi dell’oratorio, mentre il secondo si è tenuto questo pomeriggio nella scuola media del paese. Sul tema è intervenuto anche Paolo Formentini, segretario provinciale della Lega Nord di Brescia: “Queste tre persone hanno un passato sconosciuto e non parlano nemmeno l’italiano. Non sappiamo chi siano e da quanto tempo siano irregolarmente sul nostro territorio. La Lega Nord chiede chiarezza e non mollerà la presa fino a quando non saranno pubblici tutti i dettagli dell’iniziativa. Come sempre è stato il nostro movimento a sollevare la questione e ringrazio tutti i militanti leghisti di Coccaglio. Mi auguro a questo punto che i genitori siano i primi a mobilitarsi, bocciando questa assurda proposta e rifiutandosi di far partecipare i figli a progetti totalmente inutili e potenzialmente dannosi”.

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