Delitto Raccagni, albanesi condannati

Pene dai 10 anni e dieci mesi fino a 13 anni per i quattro banditi che avevano colpito il macellaio a Pontoglio, poi morto, durante una rapina.

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Raccagni(red.) Dopo oltre un anno e quattro mesi dall’omicidio di Pietro Raccagni, il macellaio di 53 anni di Pontoglio, nel bresciano, colpito in casa da una banda di malviventi, giovedì mattina 26 novembre sono arrivate le condanne. Al processo celebrato al tribunale di Brescia e che ha visto quattro imputati, il giudice Paolo Mainardi ha pronunciato la sua sentenza. Così Ergren Cullhaj e Pjeter Lleshi sono stati condannati a 13 anni, Vitor Lleshi a 12 anni ed Erion Luli a 10 anni e dieci mesi. Il tragico episodio si era verificato la sera dell’8 luglio del 2014 quando i quattro banditi albanesi erano entrati per una rapina nella villa dove abitava l’uomo.
Quando si sono diretti verso l’uscita, Raccagni avrebbe cercato di fermarli, mentre Vitor Lleshi avrebbe preso una bottiglia di spumante e scagliata sulla testa del macellaio che è caduto, sbattendo a terra. La sua agonia all’ospedale Civile di Brescia durò undici giorni prima di morire. In parte sono state accolte le richieste del pubblico ministero di Brescia Claudia Moregola per dare 11 anni e 10 mesi a Vitor Lleshi, 14 anni e 7 mesi a Pjeter, 14 anni e 11 mesi ad Erion Luli e 17 anni e 8 mesi ad Ergren Cullhaj. Istanze che gli avvocati dei quattro avevano ritenuto “troppo alte”. Il giudice ha poi riconosciuto alla moglie Federica Pagani e ai due figli una provvisionale di 200 mila euro, mentre il Comune di Pontoglio non avrà alcun risarcimento. La vedova, presente all’udienza, ha ritenuto le pene “basse”.

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