Vestone, zie derubate, chiesti sei anni

Sergio Bagozzi, loro amministratore, avrebbe spostato 600 mila euro dai loro conti a quelli della moglie e del genero. Il 27 gennaio la sentenza.

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tribunale slide(red.) La Corte d’Assise del tribunale di Brescia ha ospitato, lunedì 23 novembre, una nuova udienza del processo a carico di tre imputati, accusati di aver rubato 600 mila euro dai conti correnti di due anziane parenti di 89 e 99 anni. La vicenda fa riferimento al caso di Vestone, nel bresciano, quando il 76enne Sergio Bagozzi, poi nominato amministratore di sostegno delle due zie, avrebbe avuto paura di perdere una parte delle eredità. Così, secondo l’accusa, nel 2011 avrebbe spostato i soldi dai conti correnti delle anziane verso libretti postali a loro intestati e poi, di rimando, sui conti della moglie Bruna Buccio e del genero Giuseppe Scarmozzino. Al termine della requisitoria, il pubblico ministero di Brescia Ambrogio Cassiani che ha condotto l’indagine ha chiesto sei anni di reclusione per ciascuno dei tre imputati.
In particolare, per Bagozzi l’accusa è di circonvenzione di incapace con l’aggravante della morte, mentre è di riciclaggio per gli altri due. Nel 2011, infatti, la signora di 89 anni era morta di stenti e l’altra è stata trovata in condizioni di vita precarie. Al contrario, i legali hanno chiesto l’assoluzione. A partire da Bagozzi che, secondo il suo avvocato, non avrebbe avuto obblighi di custodia prima di essere nominato amministratore. Il processo è stato aggiornato al 27 gennaio quando dovrebbe arrivare la sentenza. I parenti delle due anziane si sono costituiti parti civili.

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