Nk Ceto, Caparini interroga il Governo

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    Davide Caparini(red.) “Quali iniziative il Governo intende intraprendere per il mantenimento dei livelli occupazionali della NK di Ceto”. Questo il quesito posto dal Deputato camuno della Lega Nord attraverso un’interrogazione presentata in Commissione Attività Produttive alla Camera dei Deputati. Ripercorrendo le tappe che hanno portato a quella che ha definito “una situazione drammatica per l’occupazione camuna*”
    Caparini ha ricordato l’incontro promosso dal consigliere regionale Donatella Martinazzoli in Commissione permanente Attività produttive e occupazione del Consiglio Regionale Lombardo che ha visto la presenza di azienda, sindacati e istituzioni, nel corso del quale si è registrato l’impegno di Regione Lombardia affinché si trovi una soluzione ad un problema che sta lacerando ulteriormente il già disastrato tessuto produttivo-occupazionale camuno.
    “La Vallecamonica – evidenzia Caparini – con aziende come Olcese, Legnano, Franzoni Filati e la stessa NK, costituiva il più importante polo europeo del settore tessile, contava su circa 5.000 occupati (senza calcolare l’indotto), ed è pertanto un campione significativo di una situazione di crisi occupazionale alla quale, grazie all’intervento dell’allora ministro del welfare Roberto Maroni, fin dai primi anni 2000 abbiamo cercato di porre rimedio mettendo in atto una serie di politiche di *welfare to work* (assistenza al lavoro) finalizzate alla riqualificazione ed al reinserimento professionale, agendo con interventi accompagnati da forme di sostegno al reddito per i lavoratori provenienti da situazioni di crisi aziendale nell’ambito di misure di politiche attive del lavoro, contribuendo così allo sviluppo del mercato del lavoro locale. Lo stesso impegno dimostrato in passato dai governi a trazione leghista lo attendiamo quindi anche dal governo Renzi, anche se – conclude – fino ad ora i governi che sono venuti dopo di noi si sono ricordati della Valcamonica solo quando è arrivato il momento di riempirla di clandestini.”

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