Rapine villa, agenti GdF per patteggio

Due membri delle Fiamme Gialle, accusati di far parte di una banda che rubava nel bresciano e milanese, hanno chiesto una pena accordata.

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Finanza(red.) Furti da 200 mila euro in due appartamenti nel milanese e quello più ingente, da 450 mila euro, nel dicembre del 2013 a Lumezzane, nel bresciano. Quelli riusciti e altrettanti tentati avevano portato i carabinieri e la Guardia di Finanza a gestire le indagini nel marzo del 2014 con l’arresto, il 22 aprile, di nove persone, di cui sei in carcere e tre ai domiciliari. La presunta banda era formata da sette persone che si fingevano agenti delle Fiamme Gialle e due che lo erano per davvero. Proprio questi ultimi, che al tempo dei fatti erano di stanza a Como e ora ai domiciliari, hanno chiesto al pubblico ministero di Milano Angelo Renna che guida l’inchiesta, di patteggiare 4 anni e sei mesi e 4 anni e dieci mesi. Anche un altro presunto membro della banda ha chiesto la stessa pena accordata.
Per tutti gli altri, invece, sono stati chiesti dai 4 ai 9 anni di carcere con rito abbreviato. Il processo è stato aggiornato al 22 ottobre quando saranno sentite le difese. La presunta banda si presentava nelle ville in provincia di Brescia e Milano con alcuni elementi che si fingevano agenti della Guardia di Finanza per svolgere controlli fiscali. Poi si facevano dare gioielli e preziosi per fuggire. Le ordinanze di custodia cautelare arrivate a settembre sono state disposte tra Como, Bergamo, Milano e Brescia tramite i carabinieri di Gardone Valtrompia e Milano Duomo con la Guardia di Finanza di Brescia e Como.

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