Canton Mombello, “rimuovere direttrice”

(red.) E’ scontro aperto tra gli agenti di polizia penitenziaria del carcere di Canton Mombello a Brescia e la direttrice dello stesso istituto di pena Francesca Gioeni. Martedì 6 ottobre la Garante dei detenuti Luisa Ravagnani ha voluto incontrare i rappresentanti, certificando come nella struttura di detenzione ci siano soprattutto stranieri, in proporzione 6 su 10, in particolare rumeni e nordafricani e per casi di spaccio. Ma a far notizia è la richiesta avanzata dal Sinappe, il sindacato degli agenti di polizia penitenziaria, di rimuovere la direttrice. Al centro della diatriba ci sarebbero i numerosi casi di violenza tra detenuti e nei quali le forze dell’ordine chiamati a debellarli si sentirebbero abbandonati.
Per questo motivo il segretario generale Roberto Santini, il coordinatore nazionale Antonio Fellone e il vice coordinatore lombardo Luigi Varesano hanno proclamato lo stato di agitazione. Nel mirino c’è anche una frase che sarebbe stata pronunciata dalla direttrice al ministro della Giustizia Andrea Orlando che “sprecherebbe tempo a parlare con la polizia e avendone meno per i carcerati”. L’associazione dei lavoratori chiede anche di revocare la vigilanza “dinamica” mentre i detenuti si trovano fuori dalla cella. Di fatto i rapporti tra la polizia penitenziaria operante a Canton Mombello e la direzione sarebbero compromessi da mesi. Tanto che mercoledì 7 ottobre i delegati incontreranno il prefetto Valerio Valenti per affrontare il tema.