Bagnolo Mella, taglio piante a Corte Conti

Esposto dei Florovivaisti sulla potatura nelle mani "improvvisate" di volontari, amministratori e lavoratori socialmente utili per risparmiare.

Taglio piante(red.) Mancano risorse economiche, bisogna recuperare dai buchi di bilancio precedenti e per risparmiare si affidano il taglio e la potatura delle piante direttamente ai volontari, assessori e consiglieri comunali che lo fanno gratuitamente. L’iniziativa, che sembra lodevole in tempi di crisi per le casse pubbliche, arriva da Bagnolo Mella, nel bresciano. Ma il caso, di cui dà notizia Bresciaoggi, finisce alla Corte dei Conti. A presentare l’esposto è stata l’associazione Florovivaisti che parla di un danno da 200 mila euro sul patrimonio di alberi del paese.
Il motivo riguarda il fatto che, secondo il sodalizio, dare l’incarico di tagliare le piante a chi esegue lavori socialmente utili o presi in carico dagli stessi amministratori e quindi a persone senza esperienza, rischia di rovinarli. Nel mirino sono finite 130 piante e attivando questa forma di affidamento il Comune ha risparmiato 500 mila euro. Ma il primo cittadino Cristina Almici, pur aspettando la decisione della Corte dei Conti, critica l’esposto. Secondo il sindaco, infatti, il taglio dei rami viene operato per motivi di sicurezza e non a livello estetico e non ci sarebbe bisogno di esperti.

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