Brescia, maggioranza nei quartieri

Da giovedì 10 settembre al 20 gennaio i gruppi consiliari presentano quanto è stato fatto finora. Ma i consigli di zona si sentono "scavalcati".

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Brescia(red.) E’ scoppiata la polemica a Brescia dopo che i gruppi consiliari di palazzo Loggia della maggioranza a sostegno del sindaco Emilio Del Bono hanno deciso di incontrare i cittadini nei singoli quartieri. Il primo incontro sarà giovedì 10 settembre alle 20,30 a Porta Venezia per un totale di trenta in cui fare il punto su quanto realizzato dall’amministrazione comunale. Ma i presidenti dei consigli di quartiere di Prealpino, San Bartolomeo, Brescia Antica e Sant’Eustacchio attaccano perché ritengono di essere stati scavalcati. Ogni martedì e giovedì sera, infatti, fino al 20 gennaio ci saranno delle assemblee pubbliche per riassumere i provvedimenti compiuti e ascoltare le richieste dei cittadini. Esattamente le stesse cose che fanno i consigli di quartiere per cui sono stati chiamati e lanciati proprio dalla giunta Del Bono.
“È indubbio che maggioranze, minoranze, partiti, gruppi, possono assumere, in qualsiasi ambito della vita politica della città, le iniziative che ritengono opportune per confrontarsi o incontrare chicchessia. Ma in tema di partecipazione, cittadinanza attiva – scrivono i presidenti – proprio questa maggioranza ha posto in essere un’iniziativa per l’istituzione dei consigli di quartiere che proprio a tale compito sono chiamati per dedicarsi con spirito volontaristico e a titolo assolutamente gratuito. Dichiarare di voler andare nei quartieri ad ascoltare la popolazione per migliorare la città, appare semplicemente e senza alcuna dietrologia un colpo scriteriato e controproducente al compito e al ruolo svolto dai consigli stessi. Invitare i consigli di quartiere a partecipare con i cittadini in occasione di queste assemblee non ci appare come un segno di collaborazione civica, ma di un malcelato tentativo di recupero su un sostanziale disconoscimento del ruolo svolto dai consigli. Sarebbe stato opportuno incontrare prima i presidenti e costruire assieme un percorso”. Tra i punti che saranno più discussi c’è il piano di governo del territorio di cui a luglio è stata adottata la variante e deve essere approvata.

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