“No gender” Prevalle, Arcigay attacca

Il comitato contro il sindaco leghista Ziglioli che ha fatto mettere sul tabellone elettronico comunale una scritta contro la "teoria".

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Led Prevalle(red.) “L’amministrazione comunale è contraria all’ideologia gender”. E’ il messaggio apparso sul tabellone elettronico del Comune di Prevalle, nel bresciano. Quella scritta è stata decisa dal sindaco Amilcare Ziglioli (Lega Nord) aggiungendo che nelle scuole non saranno diffusi testi e materie che trattano di quella presunta teoria. L’iniziativa, che ha creato molte polemiche, è stata invece accolta positivamente dal consigliere lombardo del Carroccio Fabio Rolfi che invita altri comuni a fare la stessa cosa. Ma il comitato Orlando dell’Arcigay di Brescia attacca e si scaglia contro il partito dei lumbàrd.
“L’ennesimo grottesco capitolo della storia di questa ideologia inesistente e senza nessun fondamento scientifico, come è stato sottolineato dalle associazioni italiane di psicologia – dice.- Inventata dagli ambienti ultra-conservatori, nei quali la Lega Nord si trova evidentemente a suo agio, questa menzogna è usata da tempo per dipingere gli omosessuali come una lobby intenta a conquistare il mondo attraverso la ‘corruzione delle nuove generazioni’. Bambini verrebbero sistematicamente violentati nelle scuole con il pretesto di combattere le discriminazioni. Educatori perversi insegnerebbero come il sesso si può cambiare ogni giorno, come un vestito, e organizzerebbero strani giochi sessuali in classe. Una follia insensata brandita senza troppi scrupoli per aizzare l’odio verso tutto ciò che è diverso.
Del tutto in linea del resto con la bassa tattica elettorale della Lega, che non per niente ha immediatamente abbracciato questa ignobile causa a tutti i livelli, dal leader nazionale al consiglio regionale veneto e lombardo, fino all’ultimo vassallo qual è appunto il sindaco di Prevalle. E’ incredibilmente grave come il sindaco Ziglioli – si legge ancora nella nota – che pure aveva giustamente ricevuto pochi mesi fa una solidarietà istituzionale unanime dopo che la sua auto era stata data alle fiamme, abbia compromesso l’autorevolezza di un organo dello Stato in questo modo. Certo, da chi ha deciso di non festeggiare nel proprio comune il 25 aprile non ci attendiamo molto amore per i principi costituzionali di non discriminazione e uguaglianza. Chiediamo quindi a tutti i consiglieri comunali, non solo di Prevalle, ma di tutta la Provincia, di condannare fortemente e pubblicamente questo scempio”.

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