Profughi Collio, la protesta va avanti

Giovedì sera 3 settembre un centinaio di persone contro l'albergo. Una trentina a rischio denuncia. Beccalossi: "Class action contro Renzi".

Collio(red.) Nella serata di giovedì 3 settembre è scattata un’altra protesta a San Colombano di Collio, nel bresciano, per la presenza di diciannove profughi ospiti dell’hotel “Al Cacciatore” da giovedì 27 agosto. Un centinaio di persone, tra cui diversi attivisti di Forza Nuova e ultras del Brescia Calcio, hanno rivolto cori contro la struttura e i migranti. Poi il clima è tornato più tranquillo quando si è diffusa la notizia, confermata dalla prefettura, che un privato ha rinunciato a ospitare altri stranieri. Aveva dato la disponibilità senza partecipare al bando di accoglienza, ma di fronte alle scene di questi giorni in alta Valtrompia, ha poi rigettato l’offerta. Le forze dell’ordine, tra carabinieri e agenti di polizia, continuano a presidiare l’albergo, mentre una trentina di persone rischiano di vedersi denunciati per danneggiamenti e istigazione all’odio razziale.
In un caso per il lancio di sassi contro la struttura e in un altro per cori xenofobi contro i migranti. Dall’altra parte c’è, invece, il comitato civico che ha raccolto 1.200 firme per chiedere di trasferire gli stranieri in altre località. Nella giornata di venerdì 4 settembre, intanto, sarà definita la destinazione dei nuovi richiedenti asilo che dovrebbero finire tra la città e la bassa. Sul fronte politico, la protesta viene alimentata dalla posizione dell’assessore lombardo al Territorio e Urbanistica Viviana Beccalossi di Fratelli d’Italia. Ha chiesto di calendarizzare al Pirellone la mozione di Riccardo De Corato per una class action contro il presidente del Consiglio Matteo Renzi. “Dalla Lombardia può partire l’ennesimo segnale forte in direzione di Roma per far comprendere che i cittadini perbene non ne possono più – dice l’assessore.- Sono certa che la nostra mozione farà da apripista a iniziative analoghe in altre regioni”.

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di QuiBrescia, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.