Morte Angelica, insulti durante rilievi

La polizia di Salò intervenuta a Barbarano domenica 31 agosto dopo l'incidente, parla di automobilisti inferociti per il traffico. "E' disumano".

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Polizia(red.) C’è un’altra faccia della medaglia, forse la più triste e spregevole, dell’incidente mortale avvenuto domenica sera 31 agosto a Barbarano di Salò, nel bresciano. Nello scontro tra un’auto e una moto aveva perso la vita Angelica Caironi, 20enne residente a Palazzolo, che si trovava sul sedile del passeggero della due ruote con un 21enne di Gargnano. Il dramma si verifica intorno alle 23 quando la giovane viene sbalzata sulla strada e finisce contro il muro di palazzo Martinengo perdendo la vita. A quel punto la polizia stradale di Salò chiude la Gardesana e devia il traffico, aspettando che il cadavere della ragazza venga recuperato.
Secondo quanto riporta il Corriere della Sera citando alcuni agenti presenti sul posto per i rilievi, diversi automobilisti si sono arrabbiati perché volevano passare e raggiungere le loro destinazioni. Nonostante per terra ci fosse il corpo senza vita di una ragazza coperto da un telo bianco. Si parla di chi in moto è passato a pochi metri di distanza sfrecciando per uscire dal traffico e chi avrebbe rotto il nastro sul luogo dell’incidente e ciclisti che si lamentavano. Gli agenti dicono di aver agito nel migliore dei modi, mentre un automobilista avrebbe aggredito un poliziotto per chiedere di farlo passare. Scene di follia disumane secondo le forze dell’ordine.

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