“Dirigenti in fuga dal sindaco padrone”

Lo sostiene Fabio Rolfi: "Rapporto conflittuale, autoritario, quasi padronale del primo cittadino verso la macchina comunale".

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Loggia-night(red.) Fabio Rolfi, consigliere regionale della Lega Nord di Brescia e vicesindaco della giunta Paroli, ha commentato la nomina del nuovo direttore generale del comune di Brescia. “Tre direttori generali in due anni e mezzo. Credo che un simile turn over non si sia mai visto, soprattutto all’interno di una struttura dirigenziale. Causalità? Fatti personali, come dichiarato dal sindaco durante la conferenza stampa di presentazione dell’ultimo scelto, Giandomenico Brambilla. Ci credo poco, soprattutto ascoltando i ben informati “rumors” che provengono da Palazzo Loggia.
La verità, soprattutto se associamo questi avvicendamenti alla dimissioni di qualche altro importante dirigente, è da ricercare nel rapporto conflittuale, autoritario, quasi padronale del sindaco verso la macchina comunale. Un comportamento che rende difficile il lavoro, che crea un ambiente di lavoro non conciliante ed i risultati si vedono e si comincia a percepire anche all’esterno. Una gestione della macchina comunale di chiaro stile basista, alla quale eravamo abituati, ossia il “comune è mio e faccio quello che voglio io” che si pensava appartenesse al passato e che certamente non contribuisce a facilitare il lavoro e mantenere in struttura professionalità apprezzate e conosciute che alla prima occasione se ne vanno.
Chissà perchè questa vera e propria fuga non avveniva negli anni precedenti quando a governare Brescia erano altre persone… Il risultato ? l’indebolimento della struttura comunale che conta già molte lacune e carenze a causa del tetto alle assunzioni e quindi un danno per tutta la comunità bresciana.

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