Profughi, tra proteste e offerte di posti
A Collio ancora polemiche per i 19 migranti, mentre il deputato Caparini (Lega) querela il sindaco di Temù. Lunedì 31 agosto si valutano offerte.
(red.) Va avanti a San Colombano di Collio, nel bresciano, in alta Valtrompia, la protesta contro i diciannove migranti arrivati giovedì sera 27 agosto e ospiti dell’albergo “Al Cacciatore” che per tre anni era rimasto chiuso. Dopo i presidi della stessa serata con gli attivisti di Forza Nuova e “Brescia ai bresciani”, altri 500 venerdì sera e gli attivisti della Lega Nord nella mattina di sabato 29 agosto, la mattina di domenica 30 si è ripreso ad attaccare. Nel pomeriggio di sabato erano arrivate anche alcune delegazioni di Anpi, Rifondazione Comunista e centri sociali per manifestare la loro solidarietà ai migranti. Intanto, va avanti la raccolta firme dei cittadini per trasferire gli stranieri in altri luoghi, mentre alcuni turisti hanno deciso di abbandonare gli hotel prima del tempo proprio a causa dei profughi.
La proprietà dell’albergo si dice amareggiata per la situazione, tanto che avrebbe proposto alla prefettura di rinunciare a ospitarli dopo aver presentato la domanda. Il caso che ha fatto salire gli animi a Collio si sarebbe verificato in poche ore. L’hotel dismesso da tempo avrebbe avuto la telefonata da piazza Paolo VI per aprire giovedì mattina, lasciando le ore successive alla parte burocratica. Poi sarebbe stato informato il sindaco Mirella Zanini e in serata sono arrivati i migranti. Il parroco don Martino Borghetti, nella messa della mattina di domenica 30 agosto ha chiesto ai fedeli il valore dell’accoglienza e del dialogo, ma ha ammesso come probabilmente la situazione sia stata organizzata in modo sbagliato, senza avvisare i residenti. Nella giornata di lunedì 31 agosto in prefettura si apriranno le tredici offerte al bando per l’ospitalità dei migranti, mentre si continua a cercare altri luoghi per risolvere l’emergenza.
Intanto, è andata avanti la polemica tra il deputato della Lega Nord Davide Caparini e il sindaco di Temù Roberto Menici sulla manifestazione contro gli immigrati per i quali la Valcamonica ha dato l’assenso. Caparini ha annunciato di averlo querelato per come il primo cittadino avrebbe trattato la situazione. In base alle informazioni per quanto riguarda le nuove offerte di ospitalità per 200 posti, in realtà arriverebbero dalle stesse comunità che hanno sperimentato l’esperienza e che vogliono regolarizzare la situazione. Ci sono anche da valutare i migranti che non arriverebbero da zone di guerra e quindi le commissioni devono quali domande accettare. Al momento nel bresciano sarebbero meno della metà.
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