Bedizzole, “cancellate scritta fascista”

(red.) Alla Federazione di Brescia del Partito Socialista Italiano è stata segnalata una pittura che campeggia sul muro di cinta dello stadio di Bedizzole, affacciata sulla via pubblica, esposta alla vista di tutti coloro che fanno ingresso nella Sua cittadina in automobile provenendo da Brescia. Si tratta di una scritta dalla grafica curata, stesa su un fondo di pittura bianca che risalta sul grigio del resto del muro, composta in più colori. Il testo inneggia a un noto esponente del neofascismo italiano, di recente scomparso, ed è accompagnato dal simbolo dell’organizzazione neofascista “ordine nuovo” e dal simbolo imposto allo Stato dal disciolto partito fascista nel 1927.
“L’art. 4 della Legge n. 645/1952 (Legge Scelba)”, si legge in una nota del Psi, “qualifica come reato la pubblica esaltazione di esponenti, princìpi, fatti o metodi del fascismo. La natura antigiuridica di tale condotta trova conferma nelle disposizioni dettate dalla successiva Legge n. 205/1993 (Legge Mancino). La pubblica esposizione di simboli già usati dal regime fascista integra pacificamente l’illecito previsto da queste leggi. E la tolleranza verso tali comportamenti da parte di pubbliche amministrazioni è inaccettabile”.
Il partito, lo scorso 13 agosto, ha formalmente chiesto al sindaco di Bedizzole, coinvolgendo in copia il Prefetto della Provincia di Brescia, di intervenire per la rimozione della scritta.