Delitto 2005, Sorrentino torna in carcere

L'uomo aveva accoltellato per gelosia Bruno Vicini Chilovi che si trovava con l'ex convivente. Gli sono stati revocati i servizi sociali per minacce.

Canton_Mombello_Brescia(red.) Stefano Sorrentino, condannato a 13 anni e tre mesi di carcere per l’omicidio a Brescia di Bruno Vicini Chilovi commesso l’11 dicembre del 2005, dovrà tornare in carcere. L’uomo, dopo aver scontato un certo periodo in detenzione a Canton Mombello, era stato affidato ai servizi sociali. Ma qualcuno in aprile si è presentato ai carabinieri dicendo di aver ricevuto delle minacce proprio dall’uomo. Dopo aver verificato l’attendibilità della denuncia, a luglio è stato annullato l’affidamento. Sorrentino sarà con l’avvocato Alberto Scapaticci il 25 agosto al tribunale di Sorveglianza di Brescia per difendersi dall’accusa.
L’uomo era stato condannato dopo il delitto avvenuto durante le feste natalizie. Aveva saputo che la sua vittima, Bruno Vicini Chilovi, era in casa dell’ex convivente con le sue due figlie. Così, secondo le indagini ricostruite dalle forze dell’ordine, aveva raggiunto l’abitazione. Quando la sua vittima è uscito di casa a notte fonda e ha visto Sorrentino sul posto ha deciso di rientrare per paura. Poi quando ha cercato di allontanarsi dalla casa ha notato le gomme della sua auto tagliate. Nell’incontro con quello che sarebbe stato il suo omicida è stato accoltellato su tutto il corpo. Era poi riuscito a raggiungere la polizia, ma è poi morto in ospedale.

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