Pensioni, 53 mila bresciani più “ricchi”

Nel trattamento mensile di lunedì 3 agosto gli arretrati che non erano stati dati dal 2012 al 2015 e il conguaglio per chi ha presentato il 730.

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Pensioni(red.) Lunedì 3 agosto circa 53 mila pensionati bresciani troveranno l’assegno più “pesante” del solito. Merito della Corte Costituzionale che, con una sentenza, ha imposto di dare la rivalutazione degli arretrati dal 2012 al 2015 e mai arrivati in busta. I beneficiari della somma sono quelli che ricevono una pensione dai 1.405 ai 2.810 euro lordi al mese. Si parla di 300 e fino a 1.000 euro, con un picco di 955 euro per chi prende 1.800 al mese. Sono 796 euro, invece, per chi ha 1.500 al mese e di 500 euro per chi prende da 1.900 a 2.200 euro. In ogni caso, i rimborsi saranno parziali e non verrà dato quanto realmente spettava a ciascun pensionato.
Questo è stato stabilito dal Governo per non mettere in difficoltà i conti pubblici. Il patronato della Cgil, con una nota, afferma che “i pensionati che nel 2011 e 2012 hanno avuto trattamenti pensionistici compresi fra 3 e 6 volte il minimo, riceveranno automaticamente dall’Inps i rimborsi per gli arretrati e otterranno la rivalutazione della loro pensione mensile a partire dalla rata in pagamento ad agosto 2015 e infine un’ulteriore rivalutazione dell’importo mensile a partire dall’1 gennaio 2016”. In più, per quelli che hanno presentato il modello 730 entro il 20 luglio, si troveranno il conguaglio. Appunto, una pensione più “pesante”.

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