Goldin e la politica culturale che non c’è

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    cantiere-Pinacoteca-bresciadi Giorgio Vicario.
    Perbacco, ancora Goldin a Brescia, ancora arte francese dell’ottocento che aveva trasformato il nostro territorio in provincia d’Outremer? Il no del sindaco e della sua fedele vicesindaca nonché assessore alla Cultura…. quindi, pericolo scampato. Tuttavia “il grande rifiuto” non è sufficiente per delineare una politica culturale di questa giunta, che al momento sembra essere  fragile al limite della inesistenza.
    Il restauro della quarta cella del tempio Capitolino, che è una piccola parte dell’area archeologica, magari contornata da picnic e festicciole nel viridarium del sito Unesco di Santa Giulia, non può essere un programma di legislatura. Peraltro mi sembra che si stia velocemente avvicinando la scadenza del terzo anno di consiliatura, con il carniere culturale – e non solo – decisamente scarno e privo di mordente.
    Brescia è la seconda città della Lombardia con un territorio ed una economia ancora importanti, con un complesso museale notevole, con tradizioni culturali ed artistiche di alto livello, e dunque meriterebbe l’attuazione di un programma ideato e realizzato da persone competenti. La mancanza di fondi non può essere una scusa. In primis perché vi sono fatti e iniziative che si possono realizzare con spesa relativa, e secondariamente perché il territorio bresciano presenta risorse private che possono essere utilizzate per creare grandi eventi.
    E’ necessario che su questo ed altri temi si incominci a discutere in questa città, che sembra anestetizzata ed incapace di riflettere sul proprio destino e sulle proprie finalità. Per questo, restando nell’ambito dell’argomento cultura, mi rendo conto che sarebbero necessari approfondimenti sui Musei, in stato deplorevole, sul riutilizzo di palazzi storici per scopi importanti e non per lavori di gruppo, e anche sul Castello, per il quale non si è ancora manifestata alcuna idea per la fruizione, se non per il cinema estivo, iniziativa partita vent’anni fa.
    Mi farebbe molto piacere vedere finalmente qualcosa di nuovo (anche perchè lo slogan della campagna elettorale era “Cambiamo l’aria “…) e  perché no, anche il progetto di una grande mostra. Non sta a me dare voti, ma mi sembra che questa giunta vada rimandata a settembre, previo intenso corso di recupero.

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