Salò, trovato relitto di un pedalò

Era quello usato da tre ragazzi tedeschi nel 1990 e poi affondato. Uno di loro morì annegato. Lunedì 27 luglio il natante scoperto dai sommozzatori.

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Pedalò(red.) Una tragedia di venticinque anni fa riaffiorata, per caso, lunedì 27 luglio dalle acque bresciane del lago di Garda. Il robot subacqueo usato dal Nucleo Sommozzatori dei Volontari del Garda hanno trovato a 110 metri di profondità i resti di un pedalò che nell’estate degli anni ’90 era stato usato da alcuni turisti tedeschi. Uno di loro, però, di soli vent’anni, morì nella circostanza. I tre ragazzi avevano preso di notte, senza chiedere il permesso, un pedalò dalla spiaggia del campeggio Eden a Portese. Erano andati al largo, ma a un certo punto avevano imbarcato acqua e il pedalò finì sott’acqua.
I tre sono poi stati costretti a tornare a nuoto verso le luci di Barbarano. Ma uno di loro non ce l’aveva fatta ed era annegato. Mauro Fusato dei Volontari del Garda si era recato cinque giorni dopo il fatto e aveva scoperto il cadavere del ragazzo. A distanza di un quarto di secolo, in estate, il gruppo di sommozzatori che doveva provare alcune attrezzature, per caso è riuscito a scoprire il relitto non lontano da Portese. Non ci sarebbero dubbi che si tratti di quel pedalò affondato.

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