“Guerra ai poveri per qualche voto in più”

Sel Brescia contro "Segnala il clandestino" della Lega Nord di Orzinuovi. "Notizia appresa con disgusto. Interrogazione parlamentare".

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    simone-zuin-sel-brescia(red.) Un comunicato stampa e un’interrogazione parlamentare contro la campagna “Segnala il clandestino”. La federazione bresciana di Sel, in una nota stampa, è intervenuta contestando aspramente l’iniziativa della Lega Nord di Orzinuovi.
    “Apprendiamo con disgusto dai media locali e nazionali e dai social network”, si legge nel testo, “che la Lega Nord di Orzinuovi ha deciso di lanciare la campagna “Segnala il clandestino”. Disgusto perché per pochi voti in più la Lega Nord decide di alimentare una guerra contro i poveri destinata a diventare esplosiva se non verrà fin da subito fermata con determinazione dalle forze democratiche ed antifasciste”.
    “Il più vecchio partito del Parlamento”, continua Sel, “autore della famigerata legge sull’immigrazione “Bossi – Fini”, che ha governato per anni l’Italia occupando anche posti decisionali di grande importanza (non dimentichiamo Maroni Ministro dell’Interno) tenta di rifarsi una verginità agli occhi dell’opinione pubblica. La campagna “Segnala il clandestino” è solo l’ultima sparata di un partito che con Matteo Salvini segretario nazionale ha scelto di cavalcare l’onda razzista e populista, trovando nell’immigrato (solo se povero e in fuga da guerra e miseria) il capro espiatorio ideale per nascondere una situazione di crisi economica creata anche dalle politiche portate avanti dai governi di centrodestra. Una propaganda politica non solo disgustosa e pericolosa, ma anche illegale visto che è impossibile non vedere l’istigazione all’odio razziale contenuta nell’iniziativa”.
    Come Sel “siamo prontamente intervenuti a livello parlamentare, con l’interrogazione del nostro deputato di riferimento, Franco Bordo, e ci muoveremo a livello locale per informare le persone e fermare la campagna d’odio della Lega Nord. Continueremo a combattere la povertà e non i poveri, continueremo a cercare risposte complessive ad una situazione complessa che non può essere risolta con la politica degli slogan, continueremo a proporre la politica dell’accoglienza – in Italia come in Europa – e della cooperazione internazionale. Auspichiamo l’intervento delle Autorità affinchè si impedisca la diffusione di tale materiale, palesemente razzista e discriminatorio.

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