Lettere al direttore

Revisione Pgt Brescia, si riapra il confronto con la città

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    loggia-particolareNei prossimi giorni il Consiglio comunale di Brescia è chiamato a licenziare in tutta fretta una revisione del Pgt vigente che avrebbe certamente invece meritato approfondimenti maggiori (magari con il contributo delle associazioni ambientaliste che hanno proprio in questi giorni presentato pubblicamente le loro osservazioni critiche) e qualche importante correzione di rotta. Abbiamo salutato con piacere il documento con cui è stata varata questa seconda revisione del Pgt con la sua impostazione rispettosa dell’ambiente ma non siamo contenti del risultato, per come si prepara ad essere approvato ora; senza dimenticare che alcune importanti varianti sono state concluse in itinere, mentre la città aspettava la conclusione di tutta la variante.
    Ci chiediamo perché sia stato assunto ancora come base di previsione un forte aumento degli abitanti di Brescia: una tale decisione, in aperta contraddizione con i dati reali, giustifica soltanto eventuali nuove edificazioni. Non sono stati sviluppati un nuovo piano energetico né un piano della mobilità sostenibile, che dessero una visione strategica. E’ stata individuata una sorta di cintura verde intorno alla città (in buona parte figlia della natura: Maddalena, Sant’Anna…) ma due delle interconnessioni di questa (a Sant’Eufemia e in zona Sud Ovest) sono ostruite da previsioni di nuove costruzioni, in un caso addirittura l’ennesimo centro commerciale! E’ stato certamente diminuito il consumo di suolo agricolo previsto dal Pgt ma non si è stati capaci di eliminarlo, nonostante l’incredibile stuolo di edifici vuoti e d’intere aree dismesse di notevole estensione….
    Nel caso del comparto Milano, il vero o supposto timore di contese giudiziarie (il cui esito non appare affatto scontato) giustificherebbe in un colpo solo la concessione di 30.000 nuovi mq d’edificazione (almeno 2 nuove torri tipo quella aliena già sorta vicino al Freccia Rossa). In ben due zone destinate a parco è prevista l’edificazione di nuove RSA, isolate dal contesto sociale ma ben salde nel rompere la continuità degli spazi naturali previsti: nel caso del corridoio sul Mella addirittura si consumerebbe in questo modo l’unica zona di leggera espansione del terreno agricolo a disposizione.
    Grave infine la scelta di ricorrere troppo spesso ai Progetti Speciali del Piano delle Regole, strumento anomalo che sottrae importanti interventi ad una corretta pianificazione e concertazione e introduce nuovi ambiti di trasformazione nemmeno individuati nel Pgt vigente e soprattutto demotivati da una strategia urbanistica. Buone le premesse, articolata la presentazione delle intenzioni alla città, ma alla fine una fretta di chiudere che consoliderebbe scelte confuse, incoerenti e spesso sbagliate. Le associazioni ambientaliste hanno chiesto di riaprire il confronto con la città, noi ci associamo con convinzione a questa richiesta perché la maggioranza in carica possa licenziare una revisione del Pgt che davvero sviluppi le indicazioni/ispirazioni del documento di scoping e delle linee guida.

    Paolo Bravi Mori, Sel circolo Brescia Città

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