Imprese, natalità in attivo di 666 attività

Al 30 giugno, in provincia di Brescia, le società erano 120.477 unità di cui 35.789 artigiane. Crescita dello 0,55% rispetto al trimestre precedente.

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    industria ok(red.) Saldo positivo per la natalità delle imprese nella provincia di Brescia. Secondo i dati Movimprese diffusi da Unioncamere, il secondo trimestre del 2015 si è chiuso con +666 imprese. Il numero è il risultato tra le iscrizioni di nuove imprese (1.803, solo 78 unità in più rispetto allo stesso trimestre del 2014) e delle cessazioni (1.137 contro 1.125 dello stesso trimestre del 2014) che ricalcano, anche se in misura leggermente meno consistente, la performance registrata nel secondo trimestre dello scorso anno.
    L’andamento dei tassi di iscrizione (+1,5%) e di cessazione (+0,95%) ha portato a una crescita rispetto al trimestre precedente pari allo 0,55%; pressoché uguale al dato del secondo trimestre 2014. La crescita della provincia di Brescia (+0,55%) risulta leggermente inferiore rispetto al dato regionale (+0,64%) e a quello nazionale (+0,63%). Al 30 giugno, lo stock delle attività registrate in provincia si attesta al valore di 120.477 unità di cui
    35.789 artigiane.
    IL BILANCIO DEI SETTORI. Tutti i settori hanno chiuso il trimestre con saldi positivi. In termini assoluti, il commercio che è numericamente più consistente, e ha allargato la propria base imprenditoriale di 119 unità. A seguire i due grandi comparti, quello degli alberghi e ristoranti (+123 unità) e delle costruzioni (+72 imprese). Per le aziende artigiane, diminuiscono di 26 unità le attività manifatturiere mentre crescono le altre attività di servizi (+40 imprese artigiane) e le attività di alloggio e ristorazione (+20 imprese).
    LE FORME GIURIDICHE. Il risultato positivo del trimestre è dovuto, in primis, alla dinamica positiva delle società di capitale che hanno determinato il 47,8% del saldo complessivo con una crescita dell’1%. Il dato conferma il trend positivo delle forme organizzative più strutturate. Importante anche il contributo delle imprese individuali, che crescono nel secondo trimestre dello 0,5%, restano stabili le società di persone (+0,06%). Il comparto artigianato fa registrare in questo trimestre dinamiche analoghe a quelle della totalità delle imprese.

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