Garda, attivisti contro circo Orfei

Alcuni manifestanti ha piazzato striscioni e cartelli contro lo spettacolo che si chiude lunedì 20 luglio. "Gli animali non devono essere umiliati".

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circo_ animali(red.) E’ scoppiata da alcuni giorni sul lago di Garda la protesta degli animalisti per la presenza del circo organizzato da Stefano Orfei, figlio della famosa Moira. Un presidio che andrà avanti fino a lunedì 20 luglio quando è previsto l’ultimo spettacolo. “Benvenuti nel luogo in cui violenza e sottomissione diventano uno spettacolo”. E’ questa la frase che si trova da tempo su uno striscione collocato vicino all’ingresso del tendone che nei giorni precedenti a lunedì si trova a Raffa di Puegnago, nel bresciano.
Un gruppo di attivisti guidati da Alice Olivari si è piazzato con cartelli, striscioni e megafoni per invitare gli spettatori a non andare al circo. Una cosa simile avvenne due anni prima, quando venne tenuto l’ultimo spettacolo del genere sul Garda e in quel caso ci fu più partecipazione alla protesta. Alice Olivari dice che “il circolo è vietato da tempo in Europa e diverse città italiane, qui gli animali vengono resi schiavi, non sono fatti per restare in gabbia e divertire il pubblico”. La giovane attivista parla di maltrattamenti e vuole che “gli animali non siano umiliati”.

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