Cadavere Badia, Ghidini dal giudice

Il 52enne che ha confessato l'omicidio di Paolo Monaco sarà sentito martedì 7 luglio dal gip di Brescia per la convalida dell'arresto. E' in carcere.

Badia(red.) Da lunedì 6 luglio Franco Ghidini, 52 anni, accusato dell’omicidio di Paolo Monaco a Brescia e reo confesso, si trova detenuto nel carcere di Canton Mombello. Agli inquirenti che cercavano di risolvere il giallo del cadavere scoperto in avanzato stato di decomposizione il 29 giugno al Villaggio Badia, ha detto di averlo ucciso. Un’ipotesi, quella di omicidio, che era stata presa in considerazione dal capo della Squadra Mobile Giuseppe Schettino fin dalle prime battute. Il giallo, seguito con l’inchiesta condotta dal pubblico ministero Claudia Moregola, si è quindi risolto in poco più di una settimana. Secondo gli agenti che hanno prelevato l’accusato alle piscine di Flero, nel bresciano, il delitto si sarebbe consumato tra il 12 e 13 giugno. In base agli elementi raccolti dagli investigatori, quel giorno Franco Ghidini, che spesso occupava la villetta disabitata di via Undicesima intestata a Paolo Monaco, avrebbe incontrato l’uomo.
Il 52enne, senza fissa dimora, avrebbe tentato di rapinare Monaco, ma poi è degenerata nella violenza con l’omicidio. A quel punto Ghidini ha rubato auto, bancomat, gioielli e il telefono. Tra le carte, si parla di 400 euro al giorno che l’uomo avrebbe prelevato con la tessera della vittima e la vendita di gioielli e orologi tramite un’altra persona estranea ai fatti. E’ emerso anche come l’uomo, subito dopo il delitto, abbia dormito nella stessa villetta e nelle ultime ore è arrivata la confessione. Nella giornata di martedì 7 luglio l’uomo sarà davanti al giudice per le indagini preliminari di Brescia Giovanni Pagliuca per l’interrogatorio di convalida dell’arresto. Potrà scegliere se rilasciare delle dichiarazioni o non rispondere. Intanto, dal punto di vista medico legale ancora non si conoscono gli esiti del test del dna fatto sul corpo della vittima. Visti gli sviluppi giudiziari, non sembrano esserci dubbi che si tratti di Paolo Monaco. Ma le indagini vanno avanti.

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