Trasporti Brescia, vigilantes e telecamere

Il presidente di Brescia Mobilità Carlo Scarpa ha annunciato alcune misure per garantire la sicurezza di passeggeri e autisti. E altri progetti.

Autobus(red.) Un treno ogni quarto d’ora che dalla provincia di Brescia raggiunga la città, fare dei tagli su Brescia Mobilità senza incidere sui servizi e mettere dei vigilantes sugli autobus più a rischio. Sono i punti chiave che il presidente della società sul trasporto pubblico Carlo Scarpa vorrebbe adottare. In un’intervista al Corriere della Sera, Scarpa parla di un sistema integrato dei trasporti che vuole realizzare in due anni con una nuova logica per le linee dei treni che da Brescia vanno a Parma, Cremona, Edolo e sulla Milano-Venezia. Vorrebbe puntare sulla costruzione del secondo binario della Brescia-Parma e con treni molto frequenti. Per questo starebbe lavorando a un progetto da finanziare tramite il Cipe e l’Europa per un costo di 60 milioni di euro.
Intende anche valutare bene le possibilità di costruire rotaie per i tram al Villaggio Badia e Urago Mella dove non arriva la metropolitana, prendendo come spunto i casi di Bolzano, Milano e Francia e Germania all’estero. Il presidente vede di buon grado anche le fermate degli autobus in corrispondenza delle stazioni della metropolitana. Sul biglietto unico tanto contestato dai pendolari costretti a pagarlo, ma che non usano la metro, Scarpa parla di una misura nata per favorire il viaggio su più mezzi. Sul fronte dei tagli alla società che guida, sottolinea i turni ottimizzati degli autisti in passato e la manutenzione degli autobus “in casa”. Infine, sulla sicurezza negli autobus ha annunciato che sulle tratte più rischiose saranno messi dei vigilantes e aumentate le telecamere. Un tema sul quale il presidente non vorrebbe badare a spese.

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