Slow food Brescia protagonista a Expo

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    Slow_Food_chiocciola(red.) La condotta bresciana di Slow Food sarà protagonista a Expo lunedì 6 luglio. Nel padiglione di Slow Food, che in questi mesi ha attirato l’attenzione del pubblico e della stampa, dalle 15 i rappresentanti della Condotta Bresciana racconteranno i progetti in corso sul territorio. In particolare si parlerà di Nutrire Brescia, l’accordo di partenariato col Comune, e degli Orti in condotta portati avanti nelle scuole bresciane.
    Interverranno:

    Francesco Amonti – vicepresidente e portavoce Slow Food Lombardia
    Anna Mazzoleni – agronoma , Nutrire Brescia
    Nico Di Giano – economista, Nutrire Brescia
    Nicola Vitale – socio Slow Food Brescia, responsabile Orti in Condotta

    Nutrire Brescia
    Da un anno, la condotta bresciana di Slow Food è partner del Comune di Brescia nell’effettuare la mappatura delle aree agricole, dei prodotti del territorio, delle filiere produttive e delle attività collegate, con l’obiettivo di creare una sorta di banca dati per preservare la cultura, la storia e le tradizioni gastronomiche alimentari.
    Il lavoro, condotto da esperti di Slow Food e non solo, avrà un risvolto importante: per il Comune, la mappatura sarà il punto di partenza per valorizzare l’agricoltura periurbana, incentivando la produzione agricola locale e, con essa, la biodiversità e il kilometro zero. Insomma, un’azione concreta che mette in pratica quella che è da sempre la filosofia Slow Food.
    E’ terminato il monitoraggio delle aree agricole bresciane, per individuare quelle non adibite a produzione, segnalando casi di consumo di suolo e di speculazione. In corso anche l’analisi delle abitudini dei consumatori bresciani.
    L’accordo di partenariato, che coinvolge anche il Des (Distretto di economia solidale) fa parte del progetto della condotta “Nutrire Brescia e l’hinterland”,iniziativa pensata in vista di Expo 2015, che mette il cibo al centro delle politiche economico sociali. La volontà di “Nutrire Brescia e l’hinterland” è quella di dare vita a una filiera alimentare secondo criteri sostenibili e rispettosi di ambiente, persone e animali, considerando che il futuro, anche economico, in agricoltura passa attraverso comportamenti e scelte legate alle produzioni di prossimità e di piccola scala.

    Orti in condotta
    La condotta di Brescia porta avanti il progetto degli Orti in condotta nelle scuole dell’infanza “Andersen” di Brescia e “Antonio e Maria Bianchi” di Calcinato.
    In fase di elaborazione il progetto per avviarli anche alle primarie “Calini” e “Manzoni”.
    L’orto è un modo per aumentare le possibilità di relazione con il mondo naturale, con le sue caratteristiche, funzioni e cicli, possibilità che la città spesso limita.
    Obiettivi del progetto sono:
    1. far scoprire ai bambini ed alle bambine i tempi di crescita e la stagionalità dei frutti della terra e l’origine di ciò di cui si nutrono;
    2. offrire un’ulteriore occasione di interagire e lavorare con la “materia”, vincendo il tabù di “sporcarsi le mani”;
    3. offrire un’occasione per imparare a cucinare e per scoprire i sapori veri dei cibi;
    4. insegnare ai bambini e alle bambine a prendersi cura responsabilmente di esseri viventi, sia in gruppo con gli spazi “collettivi” gestiti per classe o per anno di studi, che individualmente con spazi “individuali” in cui ogni bimbo curerà la propria pianticella;
    5. promuovere il recupero di colture tipiche del territorio e insieme l’incontro con quelle provenienti da altri Paesi;
    6. far conoscere il territorio ai bambini, agli insegnanti e ai genitori, tramite l’incontro con i produttori locali e la scoperta di luoghi “inaspettati”.
    Gli spazi sono strutturati in maniera dinamica, creativa e giocosa; le sementi sono biologiche e senza OGM.
    Il progetto è pensato per offrire uno spazio dove vivere un’avventura sensoriale ed insieme un’occasione per fare educazione alimentare. Mangiare sano, vario e biologico va coltivato fin da piccoli ed il veder crescere insalata, cavolfiori o altre verdure è occasione per incuriosire i bimbi restii a volte a mangiare frutta e verdura. Inoltre la verdura di stagione appena colta ha dei sapori che sorprendono chi è abituato a quelli standardizzati dell’agricoltura industriale.

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