Profughi, “non c’è un allarme sociale”

Il prefetto di Brescia Valerio Valenti, intervistato da Bresciaoggi, spiega come intende affrontare l'immigrazione. "Abbiamo continue richieste".

Prefetto Bs(red.) “L’immigrazione per me è un dramma personale”. Parla così il nuovo prefetto di Brescia Valerio Valenti in un’intervista sulle colonne di Bresciaoggi. Il massimo rappresentante del Governo a Brescia dice che ci sono continue richieste di ospitalità, mentre dei 5 mila nuovi arrivi negli ultimi giorni, 500 saranno mandati nelle province lombarde. Nel bresciano sono previsti altri 68 nuovi profughi e la prefettura sta lavorando per cercare loro una sistemazione. Ma precisa che “non verranno requisiti immobili e comunque non c’è un allarme sociale”. Valenti ha aggiunto che sta realizzando un nuovo bando di ospitalità per capire quanto possano dare un posto.
Mercoledì 1 luglio il prefetto bresciano con tutti i colleghi che hanno le commissioni di accoglienza è stato convocato dal ministro dell’Interno Angelino Alfano. L’obiettivo è velocizzare i rimpatri. Dall’altra parte smentisce poi il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, sul rischio delle condizioni igieniche nei locali che ospitano gli immigrati. “Le Asl tengono controllata la situazione”. Sul discusso tema della sanatoria, ha annunciato che sono ripartite le procedure e ogni pratica sarà valutata. Infine, parlando di sicurezza a Brescia dopo i vari episodi, sfociati nella maxi rissa di piazza Vittoria, il prefetto dice di non vedere un’emergenza criminalità, “anche se non va sottovalutato”.

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