Lucchini Rs patto d’acciaio con Mamè

Verrà costituita una nuova società in cui il gruppo Mamè metterà i propri rami aziendali operativi. La Lucchini avrà la maggioranza.

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    lucchini-lovere(red.) Mercoledì 10 giugno, Antonio Mamè e Giuseppe Lucchini, rispettivamente presidenti di Mamè Group Spa e Lucchini RS Spa, hanno firmato l’accordo definitivo per l’acquisizione da parte di Lucchini RS di una partecipazione del 75% in una società industriale di nuova costituzione, che nascerà dall’apporto  dei rami aziendali delle società operative controllate da Mamé Group.
    L’accordo iniziale prevedeva una acquisizione da parte di Lucchini del 49% che si sarebbe trasformato nell’arco di qualche anno in una maggioranza assoluta; per ragioni inerenti alla costruzione societaria necessaria, però, è stato ritenuto più idoneo e utile un assetto diverso che saltasse la fase intermedia. È rimasto comunque assolutamente inalterato ogni tipo di accordo di governance tra i soci che prevede, nella pratica, il mantenimento del management esistente e la ricerca sistematica di ogni possibile collaborazione e sinergia tecnica, industriale, commerciale e di ricerca e sviluppo. La nuova società, denominata Lucchini Mamè Forge Spa, avrà sede a Cividate Camuno, e avrà come presidente Antonio Mamè e come amministratore Delegato Giuseppe Moschini.
    Con questa operazione, dal punto di vista industriale, si legge in una nota, si viene a formare nel settore della forgia degli acciai speciali, un gruppo che potrà contare su importanti competenze tecniche, sugli impianti di Cividate Camuno e di Lovere, su una produzione di pezzi forgiati speciali molto vasta in termini di qualità, forme, pesi e destinazione d’uso oltre che su una acciaieria dedicata alla produzione di lingotti nelle dimensioni e qualità necessarie. “E’ stato un accordo semplice a trovarsi quanto lungo da tradurre per iscritto”, ha detto Antonio Mamè. “Ma il vero accordo è stato in agosto 2014, quando io e Giuseppe Lucchini ci siamo stretti la mano. Sono certo che lo spirito con cui è nata questa operazione rimarrà tale anche tra i nostri collaboratori dopo la partenza dei lavori.”
    “Come in tanti altri settori”, ha aggiunto Giuseppe Lucchini, “anche in quello delle forge, il mercato richiede players con visione globale e sempre più strutturati, con ampie gamme di produzione, con qualità superiore intesa anche come R&D e con una grande solidità finanziaria. Sono certo che questa sia una integrazione che va nella giusta direzione.”

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