“Regione non ignori specificità di Brescia”

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    palazzo broletto(red.) Dopo aver presentato due proposte di emendamenti al Progetto di legge regionale n. 223 sulla Riforma del Sistema Autonomie della Regione in attuazione della Legge 7 aprile 2015, n. 56, il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, ha scritto in data odierna una lettera indirizzata al Presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, al Presidente del Consiglio, Raffaele Cattaneo, all’Assessore all’Economia, Crescita e Semplificazione, Massimo Garavaglia, al Sottosegretario alle Riforme Istituzionali, agli Enti locali, alle Sedi Territoriali e alla Programmazione, Daniele Nava, ai Capigruppo e a tutti gli Assessori e Consiglieri bresciani del Consiglio Regionale.
    «Nella lettera – ha dichiarato il Presidente Mottinelli – oltre a trasmettere la copia dell’Ordine del Giorno con il quale il Consiglio della Provincia di Brescia, nella seduta del 14 maggio scorso, ha approvato all’unanimità i due emendamenti, chiedo ai rappresentanti regionali di accogliere, se condivise, le nostre proposte in modo da sottoporre all’attenzione del Consiglio Regionale. I due emendamenti, in linea con i contenuti del nuovo Statuto, approvato dall’Assemblea dei Sindaci il 18 maggio scorso, senza voti contrari, vogliono valorizzare le aree omogenee sub – provinciali, a partire dalla Vallecamonica, come soggetti forti per una gestione di servizi delegati, anche attraverso sperimentazioni che possono essere prototipi per ulteriori rafforzamenti del territorio.».
    La Provincia di Brescia, dopo la costituzione delle città metropolitane, è la prima in Italia per numero di abitanti, quasi 1, 3 milioni, è un’eccellenza per quanto riguarda agricoltura, caccia e pesca; ricordiamo che ha più abitanti di sei regioni italiane: Valle d’Aosta, Molise, Basilicata, Umbria, Trentino e Friuli. La sua vastità comprende pianura, valli, laghi, montagne, per un totale di quasi 5mila chilometri quadrati.
    «Un territorio così ricco e particolarmente significativo – ha concluso il Presidente Mottinelli – dovrebbe mantenere le deleghe all’agricoltura, caccia e pesca. Per questo, nei prossimi giorni, farò appello anche alle Associazioni Agricole, Venatorie e Piscatorie.
    L’auspicio è che si tenga anche conto delle nostre valli e delle necessità delle zone di montagna, che meritano tutte l’attenzione dimostrata per altre realtà, come quella di Sondrio».

     

     

     

     

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