Brescia, la carica dei liberi professionisti

Secondo uno studio di Gruppo Clas Spa e Cdc Brescia, la categoria, malgrado la lunga crisi, tra il 2008 e il 2012, è cresciuta del 15%. Un quinto è donna.

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    donnacarriera(red.) La Camera di Commercio di Brescia ha pubblicato uno studio, realizzato da Gruppo CLAS SpA – sul mondo delle libere professioni, per mettere in luce un segmento ancora poco conosciuto e di significativa importanza nel contesto economico.
    L’analisi segnala la presenza, secondo gli ultimi dati disponibili relativi al 2012, di 18.400 liberi professionisti “in senso stretto” (cioè titolari di partita IVA e con regime fiscale ordinario), ai quali si aggiungono 2.900 contribuenti minimi che hanno aderito al regime di vantaggio fiscale introdotto nel 2008 che sono assimilabili ai liberi professionisti. Il totale raggiunge quindi le 21.300 unità.
    Dal punto di vista settoriale, i liberi professionisti si concentrano soprattutto nelle attività professionali, scientifiche e tecniche (13.700) e nella sanità e assistenza (5.700). Tra le attività professionali, scientifiche e tecniche emergono soprattutto quelle svolte da geometri (con oltre 2.200 professionisti), gli studi legali (2.040) e gli studi di ingegneria (circa 1.800).
    “Lo studio analizza per la prima volta il mondo delle libere professioni – sottolinea Pietro Aimetti, Amministratore delegato di Gruppo CLAS SpA – e ne registra un peso rilevante sul totale degli occupati bresciani, pari al 5%. Infatti, molti studi professionali hanno anche personale dipendente, che ammonta a oltre 5.000 unità. Il totale dell’occupazione generata dai liberi professionisti raggiunge quindi le 26.400 unità, pari appunto al 5% circa degli occupati in provincia”.
    “Grazie alla Camera di Commercio, che da alcuni mesi vede la nostra presenza in Consiglio, abbiamo finalmente una prima fotografia del nostro settore”, afferma Marco Belardi, Presidente della Consulta del liberi professionisti della Camera di Commercio di Brescia e Presidente della Consulta degli Ingegneri della Lombardia. “Questo studio è solo un punto di partenza, auspichiamo che si possano realizzare a breve alcuni approfondimenti per meglio comprendere questo mondo articolato, per esempio sull’evoluzione dei redditi delle diverse categorie professionali”.
    Le donne rappresentano circa un quinto del totale dei liberi professionisti bresciani. La quota “rosa” risulta più elevata tra i consulenti del lavoro (per i quali raggiunge il 46%) e negli studi medici (39%).
    Oltre il 40% dei liberi professionisti ha almeno 55 anni e il 30% ha un’età compresa tra 45 e 54 anni. I giovani non sono particolarmente numerosi, nonostante l’esistenza di un regime di vantaggio che dovrebbe garantire una minore imposizione fiscale.
    Malgrado la lunga crisi, tra il 2008 e il 2012 i liberi professionisti della provincia di Brescia sono aumentati quasi del 15%, mostrando come tale segmento occupazionale sia in netta controtendenza rispetto alla maggior parte delle attività economiche.

     

     

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