Stamina, morta la piccola Smeralda

La bimba siciliana, 4 anni, era stata "curata" al Civile di Brescia con il discusso metodo di Davide Vannoni. A darne l'annuncio il papà, su facebook.

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    candela accesa(red.) E’ morta a quattro anni, dopo una vita di sofferenze, la piccola Smeralda Camiolo, una bambina che a lungo era stata assistita con le cure legate al metodo Stamina di Davide Vannoni, il guru del discusso metodo, il quale ha patteggiato una condanna a un anno e 10 mesi per  associazione a delinquere e truffa. Nella vicenda, lo ricordiamo, sono stati coinvolti anche medici e dirigenti dell’ospedale Civile di Brescia.
    La bimba, di Catania, era successivamente stata privata della terapia in cui la sua famiglia credeva e che, secondo le cartelle cliniche, le aveva concesso qualche miglioramento nelle condizioni di salute.
    Dopo la morte della bambina, il movimento Vite Sospese e l’associazione Sicilia Risvegli onlus hanno espresso la loro partecipazione al dolore di papà Giuseppe e di mamma Valeria che parlano di Smeralda come di “una piccola guerriera, un simbolo della lotta per la vita, che non ha mai smesso di combattere, fino alla fine”.
    A dare la notizia è stato lo stesso papà Giuseppe con un messaggio su Facebook: “Sei stata la mia migliore maestra di vita amore mio. Ora sei volata via e non credo di averlo realizzato ancora… vorrei accompagnarti perché una bimba non può stare da sola nemmeno per un secondo. Ti amo dolce e forte guerriera! Papà”.
    Per mesi il padre della piccola aveva sostenuto che la sua bambina era migliorata grazie alle terapie compassionevoli del metodo Stamina, ricordano Vite sospese e Sicilia Risvegli, concludendo: “Non è questo il momento delle polemiche. Non è questo il momento di ricordare ai responsabili di questo disastro che non si può privare della speranza le famiglie nella modalità indiscriminata con cui è stato fatto e poi abbandonarle, e che la morte di Smeralda – come quella della piccola Rita e di tutti i pazienti in cura e in attesa di essere curati – resta sulle loro coscienze e che noi, che li abbiamo sempre sostenuti (ricordiamo in proposito che il Movimento Vite sospese è nato con e anche per Smeralda), continueremo a lottare per fare giustizia. Ora è il momento del cordoglio, e del dolore. È il momento della vicinanza ai genitori di Smeralda, ai quali tutti ci stringiamo in un abbraccio”.

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