Minacce e aggressioni, arrestato per stalking

Una donna di 41 anni ha vissuto un incubo durato due mesi. Poi gli agenti sono intervenuti e hanno arrestato un 52enne cremonese.

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    foto cacciaviti (1)(red.) La polizia di Brescia ha arrestato per atti persecutori e possesso ingiustificato di armi o oggetti atti ad offendere un cittadino cremonese di 52 anni. Z.I., queste le iniziali dell’individuo, ha conosciuto la sua vittima, per la prima volta, in un bar nel mese di febbraio, e ha continuato a molestarla fino all’intervento di una pattuglia del commissariato del Carmine. Si tratta di una cittadina bresciana del 1974 residente in città nella zona degli Spedali Civili.
    Dopo averla conosciuta, l’uomo ha iniziato e reiterato nei suoi confronti, durante tutto il mese di marzo e fino ad una settimana fa, una serie di comportamenti che sono diventati via via sempre più pressanti, fino ad arrivare all’aggressione fisica e alle minacce di morte, determinando così nella donna un forte stato di ansia e di paura tale da doversi assentare dal posto di lavoro per malattia accertata dal suo medico curante che le diagnosticava “ansia, crisi emotiva o stato di panico da stress”.
    Z.I., scoperto il luogo dove la donna lavora e abita, ha iniziato a farsi trovare in strada e a seguirla, dapprima per invitarla a cena o per farle regali e, poco dopo, a seguito dei ripetuti rifiuti di lei, per minacciarla ed insultarla. Neanche la denuncia per atti persecutori sporta dalla signora presso i Carabinieri ha sortito l’effetto di farlo desistere. Verso la fine del mese di marzo, infatti, a seguito della restituzione di un peluche, che la donna non ha accettato in regalo, l’uomo l’ha aggredita fisicamente e solo la presenza di alcuni passanti in strada ha evitato che l’episodio avesse conseguenze importanti.
    Nei giorni successivi all’aggressione, la sua presenza si è fatta ancora più ossessiva, fino a sfociare in episodi di minacce di morte. Alla luce di ciò, la donna, che oramai aveva smesso di andare al lavoro nel timore di uscire di casa e di incontrarlo, ha avvisato anche i suoi vicini di casa di quanto le stava capitando. E qualche giorno fa è stato proprio uno dei suoi vicini a telefonarle mentre lei era in casa avvisandola che nel cortile interno al loro palazzo c’era il suo persecutore che stava tentando di entrare nella palazzina. La donna ha quindi chiamato il 113 chiedendo l’intervento della Volante.
    Gli agenti del Commissariato Carmine sono intervenuti tempestivamente ed hanno individuato l’uomo che anche alla loro presenza non ha esitato a minacciare la donna di morte. La sua perquisizione ha portato al rinvenimento, all’interno del suo giubbino, di due cacciaviti di grosse dimensioni. Z.I. resterà in carcere fino al processo.

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