I laghi bresciani traino per il turismo

Positivo il trend di afflussi registrato fra città e provincia nel 2014. Mentre aumentano gli arrivi, cala però il numero dei pernottamenti.

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    lago-di-garda(red.) Brescia e la sua provincia piacciano ai turisti. Soprattutto, a fare da traino al settore, sono i laghi bresciani, in vetta alle preferenze il Garda, in particolar modo da parte dei visitatori stranieri.
    E’ però un quadro, quello tracciato dal settore Cultura e Turismo del Broletto, presentato giovedì 16 aprile dal presidente della Provincia, Pierluigi Mottinelli e da Gianluigi Raineri, consigliere delegato per il turismo, relativo al 2014 che mette in luce come sempre più si tratti di soggiorni più brevi rispettoa al passato.
    Se Sirmione, Limon e Desenznao restano le mete prescelte, cala però il numero dei pernottamenti.
    Nel 2014 hanno viisttao il bresciano 2.308.488 turisti (+ 1,97% di arrivi), mentre le presenza calano dell’1,03%. In contrazione anche la permanenza media, passata dai 3,95 giorni del 2013 ai 3,83 giorni dello scorso anno.
    I visitatori stranieri costituiscono lo zoccolo duro delle presenze con  il 53,99% sul totale degli arrivi e il 69,12% delle presenze.
    Il Benaco la fa da padrone con il 64,04% e il 73% dell’attività turistica nel bresciano, seguito dal Lago d’Iseo e dalla Franciacorta (7,97%), anche se con presenze in flessione del 5,58% rispetto ai 12 mesi precedenti. Sul podio, al terzo posto, anche la Valcamonica ( 7,47%) e quindi l’hinterland bresciano ( 7,44%) che invece è secondo per numero di arrivi (rappresentano il 12,37%) e con un aumento delle presenze, pari al 6,33%.
    E Brescia? In città gli arrivi sono incrementati  del 7,33%.

     

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