“Polizia penitenziaria esasperata”

Assemblea partecipata delle guardie, che hanno lamentato le gravi tensioni con la direttrice.

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    Canton_Mombello_Brescia(red.) Nella mattinata di giovedì 15 aprile, a Brescia, ha avuto luogo un’assemblea sindacale, indetta dalla Fp Cgil, presso il carcere di Canton Mombello in presenza del Coordinatore Nazionale della Fp Polizia Penitenziaria Massimiliano Prestini. Hanno aderito all’iniziativa 70 agenti.
    Diverse sono state le argomentazioni affrontate, spiega una nota, “come la cronica carenza di personale in tutti i ruoli, la mancanza di risorse economiche, la carenza strutturale dell’I.P., problemi gestionali, mancanza di rispetto delle regole e degli accordi sindacali, parzialità nella gestione del personale, ma soprattutto è stato posto l’accento su i rapporti tra il personale e l’Autorità Dirigente che, da quanto emerso dall’assemblea, sono assolutamente tesi e conflittuali e che hanno destato forte preoccupazione”.
    Diversi e numerosi sono stati, nel tempo, gli interventi della Cgil nei confronti del Provveditore Regionale, ma anche nei confronti del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria oltre a interessare anche il Ministro della Giustizia, mettendo in evidenza la forte sofferenza del personale e rappresentando anche numerosi casi personali. “Non per ultimo siamo stati costretti a rivolgerci alla consigliera di Parità per una questione che riguarda un padre lavoratore. La Direzione è stata sottoposta a ispezioni da parte del Prap e successivamente da parte dell’Ufficio Ispettivo del Dap, ma pare non ci siano stati rilievi di ordine amministrativo. Rimane comunque evidente l’esasperazione presente negli interventi dei lavoratori in assemblea che dovrebbero portare l’amministrazione, a tutti i livelli, a riflettere sulla situazione”.
    “Non vorremmo doverci occupare di qualche evento critico, per poi ricorrere ai ripari?“, si legge nella nota sindacale. “Basti pensare il ricorso abnorme allo strumento disciplinare, da parte della Direzione come metodo per governare e gestire il personale. Negli ultimi mesi ci risultano più di venti rapporti disciplinari oltre a contare diverse denunce presso la Procura della Repubblica. Lavoratori costretti a ricorrere alla Commissione medica ospedaliera per problemi psichici derivanti chiaramente dalla modalità di gestione delle risorse umane. Dall’assemblea sono emersi diversi elementi stressogeni che caratterizzano negativamente il lavoro del poliziotto penitenziario molto spesso isolato e privo di qualsivoglia sostegno lavorativo, psicologico e morale”.
    “Non bastano”, conclude il comunicato della Cgil, “i problemi che caratterizzano la struttura di Canton Mombello e l’alto stress a cui il poliziotto è costretto a lavorare, adesso il personale è costretto a soffrire il comportamento dell’A.D. La delegazione della CGIL, sia prima dell’assemblea che a margine della medesima, ha incontrato la Direttrice del carcere per cercare di trovare un’apertura al dialogo affinché si addivenga ad una forma di dialogo costruttivo, ma anche al fine di prevenire forme di risentimento che potrebbero sfociare in episodi altrettanto gravi. Purtroppo si è constatato una forte chiusura da parte dell’A.D., che si è mostrata avversa e refrattaria ad ogni tipo di ragionamento che potesse riportare un clima lavorativo accettabile e sereno”.

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