Adamello Ski raid, per alpinisti veri
Presentata a Milano, nella sede di Regione Lombardia, la manifestazione sportiva prevede 42 chilometri di percorso.
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(red.) Dai 3.539 metri ai 121 metri di altitudine. L’Adamello Ski Raid, competizione di sci alpinismo a coppie, per un giorno è scesa di quota in quel di Milano per presentare la sua quinta edizione presso la sala Pirelli, all’interno del Palazzo della Regione Lombardia. Una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il consigliere regionale Fabio Fanetti, il sindaco di Ponte di Legno Aurelia Sandrini, il presidente del Consorzio Adamello Ski Michele Bertolini, nonché gli organizzatori capitanati dal presidente Alessandro Mottinelli, quindi dal direttore di gara Guido Salvetti e dal responsabile di percorso Mario Sterli.
Tutto pronto, dunque, per l’appuntamento di domenica 12 aprile, che avrà addirittura una triplice validità, ovvero prova di Coppa del Mondo, tappa del circuito delle grandi classiche “La Grande Course” e atto conclusivo della 23ª Coppa delle Dolomiti.
Merito di uno staff di organizzatori di livello, ma soprattutto di una tipologia di gara inserita in un contesto paesaggistico straordinario per le sue bellezze e per la sua tecnicità, e decisamente ricco di significato, visto che va a ripercorrere alcuni luoghi simbolo della Grande Guerra come il cannone 149 di Cresta Croce e come la croce visitata da Papa Giovanni Paolo II.
L’Adamello Ski Raid è un caleidoscopio di storia, passione, agonismo, sport, una sfida che consente di toccare il cielo con un dito, ma soprattutto una competizione che richiede una preparazione atletica elevata per affrontare i 42 km del percorso, che prevedono un dislivello in salita di 4.000 metri e in discesa di 4.380 metri per la categoria maschile, mentre da quest’anno gli organizzatori hanno deciso di ridurre il tracciato per la categoria femminile, che prevede 38 km di sviluppo, con un dislivello positivo di 3100 metri e negativo di 3.480 metri.
Per iscrizioni e maggiori dettagli è attivo il sito della competizione.
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