Scontri a Cremona, in manette un bresciano

Un 21enne residente sul Sebino arrestato per la manifestazione che ha messo a ferro e fuoco la città del Torrazzo lo scorso 24 gennaio.

cremona_scontri(red.) Ci sono due arresti per gli scontri avvenuti a Cremona lo scorso 24 gennaio nel corso di una manifestazione indetta dal centro sociale Dordoni a seguito del pestaggio di un attivista da parte degli esponenti di Casa Pound.
Gli arresti sono stati eseguiti questo nella serata di lunedì 30 marzo dalla questura della città del Torrazzo.
In carcere in via Ca’ del Ferro un 21enne cremonese (M. C.) e un coetaneo bresciano (B.A.) residente sul Sebino che, secondo gli inquirenti sarebbero fra gli autori dei danneggiamenti alle banche e dell’assalto al comando della Polizia Municipale.
Al momento del blitz dei black block, si trovavano all’interno il sindaco Gianluca Galimberti e l’unità di crisi del Comune per seguire gli spostamenti della manifestazione degli antagonisti. Gli antagonisti misero fuori uso, portandone via alcune, le telecamere del circuito di sorveglianza.
Serrate le indagini di questura e polizia locale che hanno permesso, a distanza di due mesi di identificare i due giovani attivisti. Per i due giovani le imputazioni sono di devastazione e saccheggio.
A casa dei due fermati, che sarebbero legati ad un centro sociale cremonese, il Kavarna,  sono stati rinvenuti i vestiti indossati il giorno degli scontri in piazza. Il 2 aprile è fissato l’interrogatorio di convalida del fermo davanti al gip Letizia Platè.

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