Maxi rissa in carcere, feriti due agenti

La "scintilla" sarebbe scoppiata fra cinque detenuti di nazionalità albanese e tunisina per poi estendersi ad altri.

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    Canton_Mombello_Brescia(red.) Nella tarda mattinata di martedì nel carcere di Canton Mombello di Brescia ha avuto luogo una max rissa che, in principio, ha visto coinvolti cinque detenuti di nazionalità albanese e tunisina e subito dopo  ha visto il coinvolgimento di altri detenuti.
    L’intervento dei soli due agenti di Polizia Penitenziaria, presenti in quel momento nella sezione detentiva, mirato a sedare la rissa per riportare la sicurezza purtroppo non ha sortito gli effetti sperati. Gli agenti, quindi, sono stati colpiti in varie parti del corpo,  riportando ecchimosi e traumi tanto da dover ricorrere alle cure del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Brescia con una prognosi di diversi giorni.
    Diversi sono stati i detenuti feriti e curati nella locale infermeria, qualche detenuto è stato trasportato, anch’esso, al Pronto Soccorso.  Sembrerebbe che le motivazioni – segnala la Cgil – a supporto della rissa derivino dalla convivenza “forzata” di detenuti di nazionalità diverse, di culture diverse all’interno di una sezione detentiva a regime “aperto”. “Quanto accaduto nel carcere di Canton Mombello  stigmatizza una inefficienza del sistema penitenziario ove la sicurezza e l’incolumità dei lavoratori della Polizia Penitenziaria non viene garantita anzi viene messa in repentaglio dal momento che vi è una sofferenza di organico in tutti i ruoli del Corpo di Polizia – si legge nel comunicato della Segreteria di Funzione Pubblica della Cgil – ma anche e soprattutto  con il mancato adeguamento strutturale che preveda l’impiego di mezzi tecnologici per garantire la sicurezza sia dei ristretti che dei lavoratori medesimi.
    Esprimiamo la nostra piena solidarietà al personale della Polizia Penitenziaria, costretto ad operare in simili condizioni, che rischia persino la propria vita in uno degli Istituti Penitenziari della Nazione considerato, fino a pochi mesi orsono, uno dei più sovraffollati. Ormai da troppi anni la Fp Cgil ha gridato, invano, alla “politica“ locale e nazionale, alle Istituzioni e all’Amministrazione Penitenziaria  la necessità di  chiudere  quella struttura ormai vetusta ove qualsiasi intervento o modifica non può raggiungere quegli standard detentivi e lavorativi che l’Amministrazione penitenziaria si è prefissa, anzi, a parere della Cgil, non si fa altro che sprecare danaro pubblico. La situazione è ben nota a tutti, ma da parte di chi dovrebbe dare delle risposte concrete arrivano solo parole di circostanza e null’altro. Chiediamo e sollecitiamo i politici bresciani e le Istituzioni, ancora una volta, di prendere in seria considerazione di perorare la causa della chiusura del carcere di Canton Mombello”.

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