Nei computer i segreti dei reclutatori Isis
La Digos di Brescia procede con le indagini sul terrorismo islamico. "Un video per indurre giovani musulmani ad arruolarsi nell'Is".
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(red.) Una fitta rete collegata grazie a dvd, telefoni cellulari, tablet e computer. Stanno recuperando materiale molto interessante gli investigatori della polizia di Brescia che sono riusciti a mettere le mani sul pc di Elmadhi Halili, l’italiano di origini marocchine arrestato a Lanzo Torinese (Torino), nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Brescia su una cellula di reclutatori per l’Isis.
Secondo il gip Cesare Bonamartini, che sta seguendo l’inchiesta, Il documento elaborato e diffuso sul web da Halili, ‘lo Stato islamico, una realtà che ti vuole comunicare’, ha la “concreta possibilità di contribuire a indurre giovani musulmani ad arruolarsi nell’Is, con commissione di delitti in materia di terrorismo internazionale”.
Ora la Digos e il Servizio centrale antiterrorismo stanno analizzando il materiale sequestrato nelle perquisizioni in Lombardia, Piemonte e Toscana, dal quale potrebbero emergere contatti tra i due albanesi arrestati come reclutatori dell’Isis e altre persone non ancora coinvolte nell’inchiesta.
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