Expo 2015: Verybello.it , il sito dormiente

(red.) A nemmeno 45 giorni dall’inaugurazione dell’Expo di Milano il contestato portale verybello.it parla solo italiano e inglese (invece delle sei linge annunciate, fra cui il cinese) ed il profilo Twitter appare vuoto e soprattutto inattivo (@verybello non ha ancora twittato). Su Facebook è pubblicato un post datato 26 gennaio con appena 1.886 condivisioni.
In più il sito verybello.it è ancora in fase beta, ovvero quella non definitiva. Il portale che avrebbe dovuto fare da volano all’Esposizione internazionale che si apre a maggio nel capoluogo lombardo e, più in generale, al turismo (e quindi all’economia) del Belpaese all’estero, giace in uno stato comatoso. Irreversibile? No, secondo il ministro dei Beni culturali e del turismo Dario Franceschini, il quale, intervenuto per spegnere i fuochi delle polemiche, ha dichiarato che i primi cinguettii dell’account Twitter di ‘Very bello’ saranno pubblicati dal primo maggio 2015, giorno dell’inaugurazione dell’Expo milanese. Staremo a vedere, intanto il Mibac, che aveva lanciato il sito ufficialmente il 24 gennaio scorso, ha deciso di costituire una commissione di collaudo.
La commissione di collaudo, di cui dovrebbero far parte consulenti dell’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale), è un organismo incaricato di verificare e certificare l’esatto adempimento del contratto da parte dell’esecutore di un servizio commissionato dalla Pubblica Amministrazione. Prima di procedere al pagamento del servizio acquistato, la pubblica amministrazione può appunto servirsi di questa commissione che in sostanza dovrà verificare se tutto è stato svolto a norma di legge. Se emergono elementi da modificare o cambiare, l’esecutore del servizio dovrà provvedere ad apportare i necessari cambiamenti. Il Mibac ha così deciso di indagare più a fondo su VeryBello e verificarne tutti i requisiti, tra cui l’accessibilità.