Skiddi, il trolley per sci made in Brescia

A produrlo è la cooperativa Airone di Pompiano, impegnata nel reinserimento di persone con disagio fisico e psichico.

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    skiddi_on_road(red.) C’è attesa, tra gli amanti dello sci, in America come in Italia, per il lancio della campagna di Skiddi, il micro-trolley che promette di rivoluzionare le abitudini di 105 milioni di sciatori in tutto il mondo. L’avvio della campagna è previsto per le 13 (ora italiana) del 17 marzo: da martedì ci saranno solo 40 giorni per accaparrarsene uno (www.skiddi.it). Skiddi è un piccolo trolley in plastica riciclata (e colorata) del peso di 86 grammi e delle dimensioni di un uovo che si aggancia alla parte terminale di tutti gli sci (anche di quelli per i fuoripista e freestyle) e, grazie a due piccole ruote, ne permette un trasporto manuale facile, veloce e sicuro.
    Dopo mesi di lavoro, la fantasia del milanese Sergio Pedolazzi (31 anni) è diventata realtà anche grazie al lavoro di D-Namic, incubatore certificato con sedi a Brescia, Varese e California.Skiddi è anche un progetto eticamente corretto, un social good, perché per realizzarlo non si è guardato solo ai costi, ma si è puntato tutto su qualità e ricadute sul territorio. A produrlo, infatti, è lacooperativa Airone di Pompiano (Bs), impegnata nel reinserimento di persone con disagio fisico e psichico.
    Dal 17 marzo, infatti, gli sciatori potranno visitare Kickstarter.com (piattaforma mondiale di crowdfunding) e prenotarne uno al prezzo di 35 dollari (circa 30 euro) comprese le spese di spedizione (dopo i primi 300 si salirà a 39). L’obiettivo minimo della raccolta è fissato in 10mila dollari, che potrebbe essere raggiunto già in pochi giorni.

     

     

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