Brebemi, nuova polemica sui numeri

Il 14 febbraio il presidente Bettoni aveva dichiarato 11mila passaggi, poi corretti dalla società in 18mila. Lanciato un Qr code per "guidare" gli automobilisti.

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casello Chiari 2 brebemi(red.) Una cattedrale nel deserto. Appare sempre più azzeccata questa definizione per Bre.Be.Mi., la Direttissima Brescia-Milano, autostrada cosstruita da privati ma che beneficerà di finanziamenti pubblici.
Un’infrastruttura che non è (ancoa?) decollata e che sembra non reggere la concorrenza della “vecchia” autostrada A4 che continua ad essere preferita per gli spostamenti da e verso il capoluogo lombardo. Colpa dei costi superiori che la A35 comporta sulla medesima tratta.
Ed è di nuovo battaglia di cifre sui passaggi sulla infrastruttura: se lo scorso 14 febbraio il presidente Francesco Bettoni sosteneva che «oggi, a sette mesi dall’apertura al traffico dell’autostrada abbiamo raggiunto i due milioni e 300 mila veicoli», traducendo tale conteggio in una media giornaliera di 11mila veicoli, il dato non costituisce, di fatto, un successo. Ma la società ha rimarcato che tale conta è erronea ed è stato così fornito un nuovo dato che riferisce di una media giornaliera di 18mila mezzi, un risultato che è frutto della media calcolata sui  24-25 mila durante la settimana ed i  11-12 mila del sabato e la domenica.
Secondo Bettoni, la A35 entrerà a pieno regime dal 16 maggio, quando lsarà finalmente connessa alla rete autostradale italiana e verrà inaugurata la Teem (tangenziale esterna di Milano) che collegherà la Brebemi alla A4 Milano-Venezia nel Milanese.
«Entusiasmarsi per 25mila auto in un venerdì fortunato — attacca Dario Balotta, responsabile Trasporti di Legambiente — rende l’idea dell’incredibile abbaglio preso da un’intera classe dirigente più simile a una banda di dilettanti allo sbaraglio».
Intanto Bre.Be.Mi. ha lanciato una nuova iniziativa per “catturare” clienti: si tratta di un Qr code (quick response code),  un codice a barre bidimensionale in grado di essere letto dagli smartphoneche consente, se attivato, di “guidare” l’automobilista verso la A35, seguendo il percorso più breve.

 

 

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