Lettere al direttore

“Donne e politica: l’orizzonte della democrazia paritaria”

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    libri-mimosa-Ancora oggi, nonostante alcune lodevoli proposte di interventi legislativi volti a conseguire l’obiettivo di un’effettiva democrazia paritaria, il problema della scarsa presenza delle donne nelle assemblee elettive non ha ancora trovato in Italia soluzioni soddisfacenti.  Permane quindi quello che anche la Corte Costituzionale ha definito “un vistoso squilibrio di genere nella rappresentanza”, maggiormente attutito con le ultime elezioni, a livello nazionale, consistente ancora purtroppo a livello regionale. Le donne costituiscono più del 50% dell’elettorato attivo, mentre fino a ieri, o all’altro ieri, le parlamentari italiane erano una minoranza. Per essere espliciti, la presenza delle donne nei vari livelli istituzionali si attestava su un range che andava tra lo 0% e il 25%. La Regione Lombardia non faceva e non fa eccezione.
    L’insufficienza di rappresentanza femminile in politica, si traduce inevitabilmente in una “carenza di democrazia”. Una classe politica quasi interamente maschile, infatti, non può adeguatamente rappresentare degli interessi propri delle donne si pensi ad es. quando si deve disciplinare materie come la maternità, i diritti delle donne lavoratrici, la fecondazione assistita, l’interruzione di gravidanza…
    Purtroppo servirebbe che l’assenza delle donne dalla politica fosse percepita non più come una questione di giustizia o rivendicazione di un diritto individuale, ma come un ostacolo alla piena realizzazione della democrazia e al benessere della società.
    Il partito democratico i mesi scorsi si è impegnato in tal senso ed ha fatto molto, ha deciso per es di inserire nel proprio statuto, e quindi nel proprio dna che le donne debbano essere rappresentate in maniera paritaria sempre all’interno dei propri organismi dirigenti, non solo, nello svolgimento delle primarie ha voluto la doppia preferenza di genere, portando cosi ad essere elette alla Camera ed al Senato donne e uomini quasi in egual misura. Senza contare le proposte di legge avanzate gli anni scorsi che hanno contribuito all’approvazione della norma per la quale adesso finalmente nei Comuni sopra i 5.000 ab anche le giunte devono essere paritarie.
    Nonostante ciò riteniamo che la partecipazione politica delle donne è stata una questione “spinosa” della democrazia italiana ed è  una questione ancora aperta. Nei tempi il rapporto tra donne e politica è sempre stato problematico e conflittuale e molte sono state le ragioni che hanno allontanato e allontanano le donne dal mondo decisionale: i tempi della politica, la mancanza di strutture dove affidare i figli, il carico del welfare familiare (accudimento di figli e genitori), insomma è indubbio che le donne scontino maggiormente la difficoltà a conciliare i tempi della vita e di lavoro con quelli della politica stessa. Inoltre molte donne faticano ad inserirsi in percorsi di auto valorizzazione, che invece sono nella prassi degli uomini da sempre.
    E’ evidente però che le norme legislative, seppur indispensabili, non bastino per superare una forte carenza di cultura paritaria soprattutto riguardo ai meccanismi di selezione delle élites politiche e di accesso ai luoghi decisionali, ma occorrerebbe un nuovo paradigma culturale.
    Sono necessari non solo il riconoscimento formale che le donne costituiscono una risorsa irrinunciabile della politica, ma anche l’assunzione da parte  di tutte le rappresentanze politiche e di tutti i partiti dell’impegno di perseguire un effettivo equilibrio della rappresentanza di genere.
    La crescita della quantità e della qualità delle donne nei luoghi istituzionali attiene però evidentemente ad una profonda trasformazione della “Politica” in senso democratico ed è una questione che investe l’intera società.
    Per queste ragioni abbiamo promosso un importante momento di condivisione e riflessione sul tema, organizzato come dip donne- pari opportunità del PD bresciano venerdì 6 marzo alle 20,30 presso il centro sociale Il Molinetto a Mazzno (Brescia), in vicolo Ungaretti 10.

     

     

    Serafina Bandera

    Responsabile provinciale dip

    donne pari opportunità PD

     

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